Secondo Tim Spector, il fondatore dell’app Covid Zoe, stanchezza al mattino e mal di gola sono due segni premonitori del virus
Tim Spector è un famoso epidemiologo e studioso britannico, noto per aver fondato l’app ‘Covid Zoe’. Secondo lo studioso esistono due chiari segni ‘rilevatori’ dell’infezione da Covid 19: la stanchezza al mattino e il mal di gola. Se in effetti il mal di gola è stato segnalato più comunemente nelle persone con Covid-19, per quanto riguarda la stanchezza mattutina si tratterebbe di una ‘novità’ nell’ambito delle sintomatologie da Covid. Tra l’altro, specifica Spector, una stanchezza assolutamente non dipendente dalla qualità del sonno. Dunque possibile anche dopo un’ottima dormita notturna.
“Attualmente ci sono il doppio dei casi di Covid rispetto ai comuni raffreddori – ha sottolineato l’esperto su Twitter. “Il rapporto non è mai stato così alto. I sintomi sono più o meno gli stessi, tranne per il maggior affaticamento e il mal di gola. Quindi è meglio presumere che si tratti di Covid! Se puoi – prosegue – cerca di fare il test. Se non riesci a farlo, stati lontano dalle altre persone finché non ti senti meglio”. Spector ricorda, sempre nel suo tweet, che i nuovi studi indicano come le nuove varianti Omicron BA.4 e BA.5 siano in grado di eludere le difese immunitarie esistenti. “Non sorprende che abbiano così tanto successo” – evidenzia ancora l’inglese riferendosi alle nuove varianti.
I casi di reinfezione in Italia
In effetti, aver avuto l’infezione o essere vaccinati con tutte le dosi, non dà garanzie di immunità dal contagio. Diminuiscono certamente le probabilità di sviluppare una malattia grave, ma non allontanano del tutto il virus Sars-CoV-2. Infatti, come segnalato nell’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) le reinfezioni in Italia sono in aumento. “Nell’ultima settimana – si legge nel report Iss – la percentuale di reinfezioni Covid-19 sul totale dei casi segnalati risulta pari al 12%. Si tratta dunque di un leggero aumento rispetto alla settimana precedente (11,7%). Dal 24 agosto 2021 al 13 luglio 2022 sono stati segnalati 813.817 casi di reinfezione, pari al 5,2% del totale dei casi notificati. La reinfezione – conclude il report – è maggiormente presente nei più giovani e negli operatori sanitari“.
Potrebbe interessare anche Covid, il report dell’Iss: “Omicron BA.5 predominante al 75%”