Per via dei casi in aumento in Italia, il Ministero della Salute ha diffuso una circolare sulle misure da adottare in vista di possibili quarantene
Sono 505 i casi di vaiolo delle scimmie segnalati in Italia. 26 in più, rispetto all’ultima rilevazione di una settimana fa. E’ per questi motivi che il Ministero della Salute ha diffuso una circolare sulle misure da adottare in vista di eventuali possibili quarantene. Ad oggi non esiste alcun obbligo di isolamento per chi sia entrato in contatto con una persona affetta dal Monkeypox virus. La situazione, potrebbe però concretamente cambiare come recita il documento ministeriale quando afferma come “in specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenari“. (Qui il documento integrale).
In ogni caso, chiunque abbia avuto un contatto con una persona positiva al virus e resti asintomatico, può continuare le attività quotidiane di routine. In questi casi, spiega il Ministero nella circolare “la quarantena non è necessaria“. Le indicazioni ministeriali si fanno più stringenti però, per i cosiddetti ‘contatti stretti’. Per loro infatti, si legge sempre nel comunicato, “è indicato di evitare di donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono in regime di sorveglianza”.
Inoltre, seguendo sempre le linee guida ministeriali, tutti i contatti con soggetti positivi al vaiolo delle scimmie per cui è indicato l’auto-monitoraggio, devono controllare la febbre almeno due volte al giorno. Inoltre, devono accertarsi che non compaiano altri sintomi come mal di testa, mal di schiena, o anche linfadenopatia, ovvero un ingrandimento o trasformazione dei linfonodi. Il monitoraggio deve essere costante per 21 giorni dall’ultimo contatto, periodo il quale è indicato anche di astenersi dalle attività sessuali. Importante poi, mantenere una buona igiene delle mani e coprire bocca e naso quando si starnutisce. Precauzioni che ormai il popolo italiano, e non solo, conosce bene per via del Covid.
La Lombardia è la regione più colpita
La situazione in Italia è la seguente: la Lombardia è con 232 pazienti affetti da vaiolo delle scimmie la regione più colpita. Segue il Lazio con 104 casi, l’Emilia Romagna con 57, il Veneto con 33, il Piemonte con 18 e la Toscana con 17 contagi. Sono invece 5 regioni che non hanno segnalato alcun caso: Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta. Tutte le altre, comprese le province autonome di Bolzano e Trento, contano meno di 10 casi.
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