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Sistema sanitario a rischio collasso: i pediatri campani chiedono incontro

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Aumento dei contagi, gli specialisti chiedono un tavolo con le massime autorità regionali per evitare nuovi affanni

Un grido d’allarme che non può passare inascoltato. Anzi. Una lettera firmata a più mani e indirizzata a chi è chiamato a trovare delle soluzioni per mettere un freno alla grave situazione epidemiologica. Hanno sottoscritto l’appello Giovanni Chello, presidente SIN Campania, Antonio D’Avino, vice presidente nazionale FIMP, Alfredo Guarino, responsabile del centro HUB Covid pediatrico AO Federico II, Giuseppe Parisi, presidente SIP Campania, Eduardo Ponticiello, presidente SIMEUP Campania, Vincenzo Tipo, responsabile UOC PS e OBI AORN Santobono Pausilipon e Giannamaria Vallefuoco, Segretario FIMP Campania. L’appello è diretto a Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, Antonio Postiglione, Direttore generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, Pietro Buono, presidente del Comitato Regionale Art.24 PLS. E per conoscenza anche ai direttore generali della AASSLL della Campania.

L’oggetto è la richiesta di una convocazione per discutere dell’emergenza assistenziale pediatrica. La richiesta nasce da una situazione che è in continua evoluzione. E che, se non presa per tempo, potrebbe determinare delle gravissime conseguenze sull’assistenza sanitaria pediatrica. Il rischio è quello dell’implosione del Servizio Sanitario Regionale, almeno per questa categoria di pazienti in particolare.

La richiesta nasce dall’incremento dei casi negli ultimi tempi e da struttura che sono tornare in affanno in Campania

Da alcune settimane viene osservato un aumento di frequenza e intensità delle infezioni respiratorie acute in età pediatrica. In particolare nei neonati e nei lattanti con un corrispondente aumento di visite negli studi professionali dei Pediatri di libera scelta, accessi al PS e ricoveri ospedalieri. Le terapie intensive sono messe a dura prova. Un pericoloso incrocio con i pazienti alle prese col Covid. Una diretta conseguenza “del lock down che per due anni ha contenuto la circolazione dei germi responsabili delle infezioni comuni dell’infanzia e si aggiunge a una circolazione massiccia di Sars-CoV-2, con un epicentro della pandemia la cui partenza è chiaramente individuabile nel soggetto pediatrico e nei luoghi frequentati dai bambini e dai ragazzi”.

Le strutture sono attualmente al collasso, gli ambulatori pediatrici territoriali e le strutture ospedaliere non sono in grado di fronteggiare la richiesta di ricoveri. Un sistema sanitario che rischia di andare in difficoltà. E allora, si legge nella lettera, servono interventi urgenti: implementare il filtro della pediatria territoriale, disponibilità di posti letto e strutture. Un incontro urgente chiesto alle autorità regionali per trovare le misure necessarie per fronteggiare l’emergenza. Specie ora che, al Covid, potrebbe aggiungersi anche l’impatto del virus influenzale e parainfluenzale.

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