Secondo una metanalisi di sette studi a riguardo, la NIBS potrebbe aumentare i tassi di astinenza dal fumo da tre a sei mesi
A cura di Davide Pezza
La stimolazione cerebrale non invasiva per smettere di fumare. Questo emerge dai risultati di una revisione sistematica e metanalisi condotta da Benjamin Petit dello University Hospital di Digione, in Francia. Petit e colleghi hanno condotto sette studi controllati randomizzati sulla NIBS che hanno coinvolto 700 fumatori adulti che cercavano di smettere. I dati aggregati degli studi hanno mostrato che i fumatori sottoposti a NIBS avevano 2,4 volte maggiori probabilità di astinenza a lungo termine dal fumo rispetto alla norma.
“Anche se la revisione appare modesta, con solo sette studi inclusi, e quindi con ancora un basso livello di sicurezza, i risultati sembrano essere solidi“– scrivono i ricercatori sulla rivista Addiction. “Possiamo suggerire che la NIBS è una tecnica interessante per smettere di fumare a breve e lungo termine. Nel prossimo futuro, la NIBS, potrebbe essere riconosciuta come una nuova opzione promettente per assistere le persone che desiderano smettere di fumare. In attesa di un lavoro – conclude il team di ricerca – più preciso sull’efficacia dei vari parametri e delle tecniche di stimolazione”.
Le due forme di NIBS comunemente usate sono la stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS) e la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS). Le analisi hanno rilevato che la rTMS eccitatoria della corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra e la rTMS profonda diretta alla corteccia prefrontale laterale avevano la massima efficacia per l’astinenza prolungata dal fumo. I ricercatori affermano che sono attualmente in corso diversi studi scientifici sulla NIBS come modo per smettere di fumare.
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