Lo dimostra un nuovo studio australiano pubblicato sulla prestigiosa rivista ‘British Medical Journal’
A cura di Davide Pezza
La vitamina D ha l’effetto di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari nelle persone con più di 60 anni. A segnalarlo è uno studio da un team del QIMR Berghofer Medical Research Institute di Herston, in Australia, diretto da Rachel Neale. Il lavoro è stato pubblicato sulla nota rivista ‘British Medical Journal’.
Gli scienziati australiani hanno valutato l’effetto di dosi mensili di vitamina D rispetto al rischio di eventi cardiovascolari gravi come l’infarto. Al trial hanno partecipato 21.315 soggetti fra i 60 e gli 85 anni che hanno ricevuto una capsula di vitamina D da 60.000 UI o un placebo da assumere per via orale all’inizio di ogni mese per un massimo di 5 anni. I ricercatori si sono serviti dei dati sui ricoveri e sui decessi per identificare gli eventi cardiovascolari, fra cui infarti, ictus e rivascolarizzazione coronarica. La durata media del trattamento è stata di 5 anni.
Durante lo studio, 1.336 partecipanti hanno sperimentato un evento cardiovascolare grave (6,6% nel gruppo placebo e 6% nel gruppo vitamina D). Il tasso di eventi cardiovascolari gravi è risultato inferiore del 9% nel gruppo vitamina D rispetto al gruppo placebo (equivalente a 5,8 eventi in meno ogni 1.000 partecipanti). Il rischio di infarto si è ridotto del 19%, mentre quello di rivascolarizzazione coronarica dell’11%. Non sono emerse differenze, invece, nel tasso di incidenza dell’ictus.
I risultati suggeriscono che l’integrazione della vitamina D può ridurre il rischio di eventi cardiovascolari maggiori. “Questo effetto protettivo potrebbe essere più marcato nei soggetti che assumono statine o altri farmaci cardiovascolari al basale” – concludono i ricercatori.
Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio.
Potrebbe interessare anche Il lunedì è il giorno più pericoloso per il cuore