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Cancro al seno: nel nostro Paese l’abuso di alcol è un problema

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In Italia si registrano ogni anno 6.000 casi di tumore al seno proprio per l’abuso di alcol. L’etanolo è infatti più tossico per le donne, ma poche conoscono il rischio

L’abuso di alcol costituisce un pericoloso fattore di rischio per lo sviluppo del tumore al seno, con 6000 nuovi casi registrati ogni anno in Italia, corrispondenti all’11% delle diagnosi annuali. Le donne sono particolarmente vulnerabili, dato che l’etanolo si dimostra più tossico per il loro organismo, sebbene poche siano consapevoli di tale rischio. Tale allarme proviene dal congresso dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), che sottolinea l’importanza di implementare azioni specifiche per aumentare la consapevolezza femminile. Il presidente Saverio Cinieri avverte che gli stili di vita salutari rivestono un ruolo cruciale anche dopo la diagnosi di cancro al seno, poiché possono ridurre del 37% il rischio di recidiva e del 58% il rischio di mortalità.

Quasi il 23% dei casi di cancro al seno ha origini in fattori di rischio evitabili, come fumo, sovrappeso, consumo eccessivo di alcol e mancanza di attività fisica. In particolare, l’etanolo accentua l’azione degli estrogeni, gli ormoni responsabili della crescita del 70% dei tumori mammari. La probabilità di contrarre la malattia cresce in modo esponenziale quando l’abuso di alcol si combina con altri fattori di rischio, come il fumo. In Italia, tuttavia, il 36,9% delle donne conduce uno stile di vita sedentario, il 26,8% è in sovrappeso e l’11,1% è affetto da obesità. Inoltre, il 15,3% fuma, mentre l’8,7% consuma alcol in quantità a rischio. Gli oncologi sottolineano che il limite massimo di consumo di alcol è di 20 grammi al giorno per gli uomini (equivalenti a due bicchieri di vino da 125 millilitri) e di 10 grammi al giorno per le donne (circa un bicchiere di vino).

La parola agli esperti

“In Italia, nel 2022, si sono registrati 55.700 nuovi casi di tumore al seno e 834.200 donne vivono dopo la diagnosi – afferma Saverio Cinieri, presidente AIOMLa sopravvivenza a 5 anni è pari all’88%. La nostra società ha lanciato la prima campagna rivolta alle donne per favorire i corretti stili di vita”. È riconosciuto, con oltre 100 studi, come il consumo di alcol, anche di bassa entità, sia associato ad aumentato rischio di cancro al seno: “In particolare – sottolinea Federica Miglietta dell’Irccs Istituto Oncologico Veneto di Padova – il rischio aumenta del 7% per ogni unità alcolica in più consumata al giorno“.

Sarebbe molto importante migliorare l’adesione allo screening mammografico, che si attesta al 53,6%, come spiegato da Federica Martorana, ricercatrice al Dipartimento Medicina Clinica Università di Catania. “Lo screening è ancora limitato. Inoltre, restano gap importanti; al Nord i tassi raggiungono il 61,7%, al Centro il 48,3%, al Sud solo il 40,5%”.

Fonte: AIOM
Fonte dichiarazioni: Ansa.it 

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