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Covid, l’importanza del vaccino per le donne in gravidanza

Tempo di lettura: 2 minuti

Uno studio del CDC ha valutato l’importanza del vaccino per le donne in gravidanza e per i bambini

La conferma arriva direttamente dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Riguarda il vaccino anticovid per le donne in gravidanza e per i loro bambini: il vaccino rappresenta un salvavita. Una notizia importante se correlata al tasso di mortalità tra le donne americane in attesa di un figlio e affette da Covid. Una cifra tre volte superiore che diventa cinque volte più alta da quando è entrata in scena la variante Delta.

Durante il periodo di analisi delle pazienti, sono decedute 15 donne incinte risultate positive al Covid e nessuna di queste aveva completato il ciclo vaccinale. Il dato importante è che il rischio maggiore è nelle donne nere rispetto alle ispaniche e alle bianche.

La variante Delta ha anche portato a un incremento del rischio di natimortalità. Una percentuale che è salita dal 47% prima che si manifestasse, al 304% dopo la manifestazione. Il problema diventa di primaria importanza. Basta valutare che, negli Stati Uniti, solo il 35% delle donne in gravidanza è stato completamente vaccinato prima o durante la gravidanza.

I risultati dello studio possono rappresentare uno stimolo in più per le donne in gravidanza

Un numero esiguo. Secondo Torri Metz, professore di Ostetricia e ginecologia presso l’Università dello Utah, i risultati dello studio dei CDC potrebbero servire come “fattore motivante” per le donne in gravidanza a farsi vaccinare. “Penso che questi dati che dicono che abbiamo un aumento del rischio di natimortalità indicano davvero che non è solo la madre a essere a rischio di Covid, ma anche il feto e spingere questo messaggio può davvero aiutare le persone a decidere di vaccinarsi”, dice.

In Italia, l’invito alla vaccinazione per le donne in attesa è datato.

 “È importante che le donne in gravidanza proteggano sé stesse e i loro bambini con i vaccini”, conferma su Il Fatto Quotidiano Antonino Guglielmino, presidente della Società italiana di riproduzione umana (Siru). “Non solo. Il vaccino anti-Covid è fortemente raccomandato alle donne che hanno iniziato o che sono in procinto di iniziare un percorso di procreazione medicalmente assistita”, aggiunge. “Ormai ci sono evidenze scientifiche chiare che ci dicono che l’infezione Covid-19 può essere pericolosa per le donne incinte e i bambini che portano in grembo. Consigliamo quindi – conclude – la vaccinazione anti Covid anche alle coppie che cercano una gravidanza, per evitare che il virus Sars-CoV-2 possa ostacolare la ricerca di un figlio”.

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