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Oggi è il giorno del decreto Schillaci: ecco tutte le novità

Tempo di lettura: 3 minuti

Stipendi più alti in Pronto soccorso, straordinari a 100 euro l’ora e non solo. Verrà presentato oggi il decreto con tutte le nuove misure

Oggi, martedì 28 marzo, verrà presentato al Consiglio dei Ministri il decreto con le nuove misure che dovrebbero dare un po’ di respiro alla sanità italiana. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in accordo con il collega dell’Economia, ha formulato un pacchetto di riforme che potrebbe essere approvato oggi stesso dal Governo. Sono varie le novità che riguardano il sistema sanitario italiano.

Innanzitutto, sono previsti incentivi agli operatori sanitari che lavorano nei reparti di urgenza/emergenza. Inoltre, predisposti limiti al ricorso ai medici ‘gettonisti’, maggiore flessibilità per l’arruolamento dei medici specializzandi e dei camici bianchi stranieri. Flessibilità anche per stabilizzare chi, anche senza una specializzazione, ha maturato esperienza nel campo. Nel pacchetto con le nuove misure dovrebbe trovare spazio anche un nuovo ‘compromesso’ sul payback, la norma fortemente contestata dai fornitori di dispositivi medici.

Pronto soccorso: salari più alti e compensi incrementati per gli straordinari

Dunque, secondo il nuovo documento, i camici bianchi che lavorano nei Pronto soccorso avranno diritto ad un aumento di stipendio. Incrementato anche il compenso per gli straordinari: un’ora di lavoro aggiuntivo sarà pagata 100 euro, invece degli attuali 60. Sarà inoltre anticipato l’aumento dell’indennità specifica prevista per i medici in prima linea: nello specifico, scatterà dal prossimo giugno e non più dal 2024. L’aumento dell’indennità specifica è destinata anche per gli infermieri attivi nei reparti di emergenza. Rimanendo sempre in tema infermieri, è prevista anche l’abolizione al vincolo di esclusività previsto dalla legge Bindi. Per chiudere il tema ‘salari’, oltre che per i Pronto soccorso, il decreto dovrebbe introdurre incentivi anche per chi presta servizio in altri contesti considerati disagiati e usuranti.

Tutela delle figure sanitarie e stabilizzazione dei giovani medici

Confermate le misure volte a tutelare i professionisti della salute dalle aggressioni, sempre più frequenti nei reparti d’urgenza. Viene infatti introdotta un’aggravante specifica nel codice penale, a carico di chi commette violenze o minacce ai danni del personale sanitario. Previsti presidi di polizia: secondo quanto annunciato dal ministro dell’Interno Piantedosi, gli agenti stanzieranno in quasi 200 ospedali italiani.

Nel decreto del ministro della Salute è programmata anche un’estensione del ricorso e delle stabilizzazioni dei giovani laureati in medicina che stanno affrontando il loro periodo di formazione specialistica. Potranno essere inseriti nei Pronto soccorso prestando servizio nelle 8 ore di lavoro settimanale. Le aziende sanitarie potranno, inoltre, stabilizzare quei medici che non hanno una specializzazione, ma che hanno già lavorato nei reparti di emergenza. Infine, in deroga alle regole sul riconoscimento delle qualifiche professionali ottenute all’estero, nelle strutture sanitarie pubbliche potranno lavorare anche i medici stranieri, sia comunitari che provenienti da Paesi extra Unione europea.

Limite al ricorso dei “gettonisti” e contrasto al payback

Ulteriore punto importante e previsto dal nuovo documento è quello relativo ai cosiddetti medici gettonisti. Il decreto introduce infatti specifici limiti al ricorso dei camici bianchi a gettone, professionisti a cui gli ospedali ricorrono sempre più spesso per sopperire alla carenza di personale. Fissati, quindi, tetti al numero di professionisti esterni e alla durata del loro servizio. Previsto anche un tetto alla loro età, per evitare il riscorso a medici ultrasettantenni. 

Ultima questione è quella relativa al payback: predisposto 1 miliardo di euro per limitare l’impatto dei 2,2 miliardi previsti a carico delle imprese che da mesi stanno protestando contro una norma che ritengono ingiusta. (Clicca qui per approfondire il tema payback).

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