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Dieta mediterranea e salute cardiovascolare: uno stretto legame

Tempo di lettura: 2 minuti

Questo regime alimentare grazie all’alta percentuale di metabolici fenolici, è in grado di preservare la salute cardiovascolare

In Europa, le malattie cardiovascolari sono una delle principali cause di morte prematura. Queste, molto spesso, sono associate alle condizioni e alle abitudini di salute delle persone come fumo, ipercolesterolemia, obesità, ipertensione, diabete mellito e cattive abitudini alimentari. L’American Heart Association (AHA) ha proposto nel 2010 il punteggio di salute cardiovascolare ideale (ICVH) per migliorare la salute generale e ridurre i decessi dovuti a malattie del cuore. Il punteggio ICVH si basa su sette parametri tra cui, appunto, una dieta sana

Dunque, risulta chiaro quanto la salute cardiovascolare e la dieta siano strettamente collegate. Questo perché i nutrienti e le sostanze fitochimiche ottenute dalla dieta svolgono un ruolo significativo nella prevenzione o nell’incidenza delle malattie cardiovascolari. Diversi studi hanno dunque rilevato che la dieta mediterranea (MedDiet) riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Essa deve essere basata su un elevato apporto di frutta secca, legumi, frutta, verdura, olio extra vergine di oliva e anche quantità moderate di vino.

Un recente studio di Food Research International ha identificato e quantificato i dati dello studio PREDIMED. Quest’ultimo è uno studio clinico multicentrico di cinque anni che ha esaminato l’effetto della tradizionale dieta mediterranea sulla prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari, reclutando, in Spagna, circa 7.500 partecipanti. Lo studio presente ha incluso 200 partecipanti selezionati in modo casuale proprio dal centro di reclutamento PREDIMED-Hospital Clinic di Barcellona. I dati hanno rilevato che la MedDiet era collegata ai metaboliti fenolici, che migliorano la salute cardiovascolare. Risulta interessante notare, inoltre, che una maggiore aderenza alla dieta mediterranea è stata associata ad un aumento dei Bacteroidetes nell’intestino i quali sono coinvolti nel metabolismo dei polifenoli. 

Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio. 

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dieta mediterranea



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