In ambito sanitario si nota un approccio al tema diverso tra i vari schieramenti, ma son comunque presenti convergenze su alcuni obiettivi
Il prossimo 25 settembre sarà un giorno fondamentale per il Paese per via delle elezioni politiche che stabiliranno il nuovo governo. Ovviamente si tratta di un evento che per forza di cose avrà grosse influenze su quello che è l’ambito sanitario. I programmi messi a punto dai quattro principali partiti/coalizioni (Centro Destra, Centro Sinistra, Cinque Stelle e Azione-Italia Viva) sono pronti e dunque sono note anche le “mosse sanitarie” di ogni schieramento.
In linea di massima per la sanità si nota un approccio al tema molto diverso tra i vari contendenti, con Centro Sinistra e Azione-Italia Viva che presentano agli elettori un programma più dettagliato. Si nota, viceversa, uno stile più “asciutto” nel caso del Centro Destra e dei Cinque Stelle. Ma sono comunque molte le convergenze, se non altro su alcuni obiettivi. Ci sono infatti una serie di punti in comune, per tutti gli schieramenti, come la riforma della sanità territoriale e il potenziamento organico degli operatori sanitari. A ciò possiamo aggiungere anche il superamento delle liste di attesa come punto focale di tutti e quattro i programmi. Si tratta dunque di tre punti fondamentali per la sanità nazionale, punti che per fortuna sono presenti in tutti e quattro i programmi.
Le diversità dei programmi
Ci sono poi una serie di specificità come ad esempio il richiamo alla farmacia dei servizi, presente nel programma del Centro Sinistra. Per il Centro destra invece urge la necessità sia di un nuovo Piano pandemico sia di una revisione del Piano Oncologico. O ancora, la coalizione Azione-Italia Viva punta molto sull’istituzione di una “protezione civile sanitaria” oltre che nel richiedere la riforma del titolo V per ridare più poteri allo Stato in materia sanitaria. Insomma, punti in comune, ma anche diverse idee all’interno dei diversi programmi dei principali schieramenti politici. Sarà il popolo a decidere chi avrà la meglio e dunque anche in che modo verrà organizzato il futuro assetto sanitario.
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