Un nuovo studio, condotto da ricercatori slovacchi e pubblicato su ‘Frontiers in Psychology’, ha scoperto che quattro adolescenti su dieci non riescono a distinguere tra notizie vere e false
Gli adolescenti, in quanto ricercatori online attivi, hanno un facile accesso alle informazioni sulla salute. Il problema è che però molte di queste sono di scarsa qualità ed hanno spesso contenuti potenzialmente dannosi. Lo si è visto in modo evidente in questi due anni e mezzo di pandemia da Covid-19. Ovviamente, la capacità di identificare la qualità dei messaggi sanitari diffusi sul web è fondamentale, poiché inevitabilmente influisce su approcci e comportamenti relativi alla salute.
Un nuovo studio, condotto da ricercatori slovacchi e pubblicato su ‘Frontiers in Psychology’, ha scoperto che gli adolescenti hanno grosse difficoltà nel distinguere messaggi di salute falsi e veri. Le notizie false sulla salute possono portare a scelte sanitarie sbagliate, comportamenti a rischio e perdita di fiducia nelle autorità sanitarie. “C’è stata un’esplosione di disinformazione nel settore della salute durante la pandemia di Covid-19”, afferma il ricercatore principale dello studio, Radomìr Masaryk, della Comenius University di Bratislava (Slovacchia). Generalmente la maggior parte degli studi sulle fake news si è concentrata sugli adulti. Ora però, Masaryk e i suoi colleghi hanno invertito la tendenza, cercando di capire se gli adolescenti siano in grado di contrastare la grande quantità di notizie false sulla salute reperibili su internet.
Lo sviluppo della ricerca
“Dato che gli adolescenti sono utenti assidui di Internet, di solito ci aspettiamo che sappiano già come approcciare e valutare le informazioni online. In realtà sembra essere vero il contrario” – commenta Masaryk. I ricercatori hanno scoperto, come dichiarato nel loro studio, che il 41% degli adolescenti non è in grado di distinguere tra contenuti medici online veri e falsi. Inoltre, lo scarso lavoro di “editing” dei messaggi sanitari non è stato percepito come un segno di scarsa affidabilità.
Ma come è stato sviluppato lo studio? Masaryk e colleghi hanno progettato una ricerca per capire come le diverse modalità di modificare i messaggi relativi alla salute influiscano sulla loro credibilità tra gli adolescenti. Ma soprattutto quale impatto ciò potrebbe avere sul contenuto o sul formato delle informazioni sulla salute. Nel concreto, i ricercatori hanno presentato a 300 studenti delle scuole superiori sette brevi messaggi sugli effetti salutari di diversi tipi di frutta e verdura. I messaggi avevano diversi livelli: messaggio falso, messaggio vero neutro, e messaggio vero con elementi editoriali. Ai partecipanti è stato quindi chiesto di valutare l’affidabilità dei messaggi.
I risultati dello studio
Risultato? Solo il 48% dei partecipanti ha ritenuto affidabili messaggi sanitari accurati (senza elementi editoriali) più di quello falsi. Secondo la ricerca infatti il 41% ha considerato i messaggi falsi e quelli neutri ugualmente affidabili. Invece l’11% ha giudicato i messaggi di salute neutri veri meno affidabili dei messaggi di salute falsi. I risultati infatti evidenziano la necessità di una migliore formazione degli adolescenti per navigare in un mondo in cui le notizie false sulla salute sono così diffuse. “Riporre fiducia nei messaggi richiede l’identificazione di contenuti falsi rispetto a quelli veri”, ha affermato Masaryk.
I risultati sottolineano il bisogno di formare bene gli adolescenti a riconoscere i messaggi sanitari online con elementi editoriali caratteristici di contenuti bassa di qualità. Dovrebbero anche essere formati su come valutare questi messaggi. Gli autori suggeriscono infatti sul bisogno di concentrarsi sull’alfabetizzazione sanitaria e sulla formazione all’alfabetizzazione mediatica, oltre che su competenze come il pensiero analitico e il ragionamento scientifico. “Il pensiero analitico e il ragionamento scientifico sono abilità che aiutano a distinguere i messaggi di salute falsi da quelli veri”, ha concluso Masaryk.
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