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Ictus, per evitarlo è fondamentale fare attenzione ai primi sintomi

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Le tre ore che seguono i primissimi sintomi dell’ictus sono cruciali, ma molte persone rischiano di dare poco peso

L’ictus colpisce oltre 15 milioni di persone all’anno in tutto il mondo. Provoca 6,7 milioni di morti, rappresentando il 12% di tutte la cause di morte a livello globale. Si tratta di un danno cerebrale che si verifica quando l’afflusso di sangue al cervello si interrompe all’improvviso. Ciò può avvenire o per l’istruzione di un’arteria (ictus ischemico) o, più raramente, per la sua rottura (ictus emorragico). Senza un intervento immediato, nelle prime ore dell’attacco, che riporti ossigeno alla parte colpita, i neuroni iniziano a morire. La loro morte può poi comportare gravi disabilità e in casi estremi anche il decesso.

In generale, per prevenire l’ictus bisogna evitare stili di vita poco sani come il fumo, alimentazione scorretta e sedentarietà. Adottando uno stile di vita adeguato infatti è possibile ridurre il rischio addirittura fino all’80%, risultato impossibile da ottenere con qualsiasi altro tipo di intervento farmacologico o chirurgico. Ad affermare ciò sono gli esperti dell’American Heart Association, che hanno stilato le nuove linee guida per la prevenzione primaria dell’ictus, pubblicate dalla rivista ‘Stroke’

I principali campanelli di allarme

In ogni caso, oltre all’importanza della prevenzione, è fondamentale comprendere o comunque tentare di capire i primissimi sintomi. Intervenire infatti in questa fase iniziale può permettere di evitare le serie conseguenze della patologia. Ma quali sono questi primissimi sintomi? È possibile individuarne alcuni principali. Il primo di questi è rappresentato da una particolare debolezza o intorpidimento di faccia, braccia o gambe, soprattutto di un lato del corpo. Le vertigini, la difficoltà a camminare o addirittura la perdita di equilibrio e coordinazione, rappresentano poi altri campanelli di allarme. A questi, si aggiungono sintomi come difficoltà nel parlare e nel capire, problemi improvvisi alla vista, e fortissimi mal di testa senza cause apparenti. 

In caso di ictus è molto importante che il malato venga assistito reparto specializzato che prende il nome di ‘Stroke Unit’. Ciò permette di ridurre sia la mortalità sia esiti di grave disabilità. Un’eventuale riabilitazione dipende poi ovviamente dalle precise complicanze scaturite dalla malattia: si possono avere problemi di movimento ma anche difficoltà di linguaggio o di ragionamento. Subentrano quindi in questi casi figure sanitarie come il fisioterapista per il recupero del movimento e il logopedista per i problemi di comunicazione e deglutizione. 

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