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Obbligo mascherine al chiuso, ecco il nuovo scenario

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Luoghi di lavoro, ospedali, trasporti pubblici e non solo. Ecco tutte le novità riguardo l’utilizzo della mascherina al chiuso

Si prevede un’estate senza mascherina, ma comunque fino a fine maggio sarà obbligatorio indossarla in diversi posti al chiuso. Dai mezzi pubblici fino agli uffici, passando ovviamente per gli ospedali. La direzione adottata dal governo è infatti ancora orientata dalla prudenza, almeno fino all’avvento dell’estate. E’ lo stesso ministro Speranza ad aver rimarcato più volte che “si deciderà ascoltando la comunità scientifica

Tutto fa presagire al fatto che fino al 30 maggio l’obbligo di indossare la mascherina in alcuni luoghi al chiuso rimarrà. Gli ultimi nodi saranno sciolti oggi, giovedì 28 aprile, quando il ministro della Salute Roberto Speranza informerà i colleghi sulla necessità di proseguire, almeno per un altro mese, sulla linea della prudenza. Il premier Mario Draghi potrebbe poi avere l’ultima parola. Per quanto riguarda il green pass, è ormai scontato il fatto che non verrà più richiesto, ad eccezione delle visite in ospedale e all’interno delle residenze per gli anziani.

Dove rimarranno obbligatorie e dove saranno tolte

Per quanto riguarda i luoghi dove le mascherine rimarranno e quali no, ecco alcune precisazioni. Nei ristoranti, bar, negozi, centri commerciali e musei si dirà addio alle protezioni. Resteranno invece obbligatorie fino alla fine di maggio su tutti i mezzi di trasporto locali e nazionali, dai bus alle metro, dai treni regionali agli aerei. Anche nelle aule scolastiche rimarranno obbligatorie fino a fine anno scolastico. È quasi certo inoltre che le mascherine resteranno anche nei luoghi di spettacolo. Quindi saranno obbligatorie nei cinema, teatri e anche nei palazzetti dello sport. Ovviamente, ciò varrà anche all’interno degli ospedali e cliniche varie.

Discorso invece ancora aperto e in evoluzione per i luoghi di lavoro. In linea di massima dovrebbe essere confermata la linea di prorogare la mascherina, anche solo quella chirurgica, in tutte le aziende e gli uffici, pubblici e privati. Tra le ipotesi alternative presente l’obbligo ‘tout court’ per un altro mese solo in aree di ufficio caratterizzate da assembramento. Ovviamente, parte della decisionalità, specie per gli ambienti privati, sarà del datore di lavoro che può anche prevedere l’obbligo di FFP2.

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