Italian Medical News

Professionisti in ambito sanitario, più donne che uomini

Tempo di lettura: 2 minuti

Il 67,7% dei professionisti del Servizio Sanitario Nazionale sono donne. Ma nonostante rappresentino la maggioranza, guadagnano di meno

Sette laureati su dieci in materie sanitarie sono donne. La cifra rimane costante anche nel mondo del lavoro, dove il 67,7% dei professionisti del SSN fanno parte del sesso femminile. Nonostante le donne rappresentino la maggioranza, difficilmente ottengono cariche dirigenziali e di conseguenza sono generalmente meno pagate rispetto agli uomini. È questo il quadro riportato da Salutequità in occasione del convegno ‘Empowerment femminile: un catalizzatore della parità di genere’.

Il Presidente di Salutequità, Tonino Aceti entra nel dettaglio della situazione attraverso importanti dichiarazioni. “Il genere femminile è evidentemente molto più presente di quello maschile all’interno del nostro Sistema Sanitario Nazionale. Tuttavia – prosegue Aceti – si tratta di un grande valore a cui non viene dato il giusto riconoscimento. Solo il 18% delle cattedre sanitarie, il 22% delle direzioni generali delle Asl e il 15% delle direzioni di strutture complesse è in mano al sesso femminile. Il gap retributivo – conclude – tra uomini e donne è del 15%”.

Parità di genere nel mondo del lavoro, ma differenze di genere da rispettare nell’ambito della salute

Se nel mondo del lavoro, sanitario e non, va promossa la parità tra uomini e donne, nell’ambito della salute bisogna fare però delle differenze di genere che devono essere rispettate. E’ Ciro Indolfi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia – Sic, a spiegare l’importanza del rispetto delle differenze di genere salutari. “La Sic è molto attenta alla medicina di genere poiché i sintomi, il decorso delle malattie ischemiche e del cuore e gli effetti delle cure sono molto differenti tra uomini e le donne. Capita spesso che le signore mostrino poca consapevolezza. Si preoccupano molto delle neoplasie, e soprattutto del tumore al seno, ma non temono i problemi cardiaci, nonostante siano la prima causa di morte tra il sesso femminile”.

“Inoltre – prosegue Indolfi – nelle donne i sintomi di queste patologie sono molto diversi da quelli che si presentano tra gli uomini. Il classico dolore al torace, è, talvolta sostituito da dolori addominali, differenze che possono indurre ad un ritardo della diagnosi. Terzo punto, non meno importante, riguarda la terapia: tutti gli studi internazionali che consentono l’accesso alle cure – conclude il Presidente Sic – nel 70-80% dei casi, coinvolgono uomini”.

Potrebbe interessare anche 22 aprile, si celebra oggi la Giornata nazionale per la salute della Donna

donne
two beautiful female healthcare workers using laptop
Condividi:
ISCRIVITI Subito ALLA NEWSLETTER
non perderti le news!