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Retinopatia: la malattia diabetica che colpisce gli occhi

Tempo di lettura: 3 minuti

Il Dott. Maurizio Mazzone, specialista oculista e dirigente medico presso l’azienda ospedaliera ‘San Pio’ di Benevento, espone preziose informazioni su questa particolare malattia 

La retinopatia diabetica è una complicanza oculare del diabete. È causata da un danno ai vasi sanguigni del tessuto della parte fotosensibile dell’occhio, la retina. Può svilupparsi in tutti coloro che soffrono di diabete di tipo 1 e di diabete di tipo 2. Italian Medical News ha deciso di approfondire il tema, intervistando e ponendo una serie di domande ad un esperto del settore: il Dott. Maurizio Mazzone, specialista oculista e dirigente medico presso l’azienda ospedaliera ‘San Pio’ di Benevento

Dottore, innanzitutto, come si manifesta la retinopatia diabetica? Cosa può dirci a riguardo?

“In primo luogo, la retinopatia diabetica è una malattia di grandissima rilevanza sociale ed è una patologia diffusissima in tutto il mondo. Oggi possiamo affermare che la cecità causata dalla retinopatia diabetica è sostanzialmente al primo posto in tutto il pianeta. Dunque parliamo di una malattia che è la causa principale di cecità. Nei primi stadi della retinopatia diabetica non si presentano sintomi; infatti capita spesso che l’oculista rilevi la patologia prima ancora che il paziente presenti una riduzione della vista. È per questo motivo che sia il diabetologo, sia il medico di base, devono sempre mandare il paziente diabetico dall’oculista, affinché venga sottoposto a visite periodiche“.

Per quanto concerne i sintomi, che come detto non si manifestano subito, parliamo di sintomi che sono legati essenzialmente alla riduzione visiva. Generalmente si tratta di un offuscamento graduale, ma talvolta si può presentare come una netta riduzione improvvisa della vista. Ciò capita quando il paziente subisce delle emorragie endoculari, le quali comportano appunto, un’acuta riduzione della vista”.

Le conseguenze della malattia: da un iniziale offuscamento visivo al più grave distacco della retina

In che modo agisce la malattia diabetica nel causare tali gravi problemi alla vista? E soprattutto, quali sono nello specifico questi problemi?

I problemi della vista accadono perché la patologia diabetica altro non è che un’alterazione della micro-circolazione, in questo caso retinica. Capita quindi che i piccoli vasi della retina si modificano, andando incontro alla formazione dei cosiddetti microaneurismi, ovvero delle micro-sacche sulle pareti delle arterie. I microaneurismi, in una fase iniziale, danno luogo alla fuoriuscita di un trasudato, soprattutto a livello della macula, ovvero la zona centrale della retina. È in questo modo che si presenta l’edema maculare diabetico“.

“In casi più gravi, quando la patologia è esistente nel paziente da molto tempo, si ha purtroppo la chiusura dei piccoli vasi che irrorano la periferia retinica con formazione delle cosiddette aree ischemiche. Quest’ultime sono pericolosissime poiché causano, con il tempo, la formazione di neo-vascolarizzazioni, che essendo molto deboli possono rompersi facilmente dando luogo a copiose emorragie endoculari. Tale situazione è molto pericolosa perché non solo da luogo ad una perdita acuta della vista, ma diventa la situazione di partenza di ulteriori complicanze come la formazione di membrane che in casi estremi possono dar luogo al distacco della retina. Vediamo, dunque, come questa patologia possa causare vari problemi visivi, da un iniziale offuscamento visivo al più grave distacco della retina”.

I compiti del diabetologo e dell’oculista e il ‘successo’ delle iniezioni intravitreali

Qual è il ruolo del diabetologo e dell’oculista? 

“Innanzitutto il diabetologo, ma anche il medico internista e di famiglia, devono assolutamente inviare periodicamente il paziente diabetico dall’oculista. Questi è in grado di intervenire in tutte le fasi della malattia. La prima fase, come detto, è quella legata all’edema maculare diabetico e in questo caso l’oculista deve sottoporre il paziente a degli esami speciali: in primo luogo il fondo oculare, successivamente l’esame OCT e infine la fluorangiografia retinica. La diagnosi dell’edema maculare diabetico è importantissima perché attraverso le iniezioni intravitreali si può ridurre, o addirittura cancellare, l’edema maculare diabetico restituendo completamente la vista al paziente. Questo è un grandissimo successo dell’oculistica degli ultimi 10-15 anni”.

Ha citato le iniezioni intravitreali. Può dirci qualcosa in merito?

“L’iniezione intravitreale oggi è fruibile oramai in tutti gli ospedali. Cosa importante è che anche se sono terapie abbastanza costose, sono a carico della sanità pubblica. Dunque, il paziente diabetico entra in un circuito dove l’assistenza è completa e a livelli molto elevati. L’iniezione intravitreale,nonostante sia da considerarsi una metodica invasiva, è comunque una procedura molto sperimentata e standardizzata; i rischi sono bassissimi se non quasi inesistenti. Al punto tale che il paziente diabetico, anche un paziente di media gravità, può ricevere in un anno anche 8-9 iniezioni. È stato un successo terapeutico davvero importante per l’oculistica e la medicina in generale. Nella mia unità operativa, eseguiamo ogni anno, circa 800-900 iniezioni intravitreali ,ma il numero è destinato a crescere”.

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