La scoperta è opera di un nuovo studio internazionale capace di coinvolgere oltre 1,2 milioni di individui di diverse etnie
Un recente studio internazionale, pubblicato su medRxiv, ha approfondito la comprensione dei meccanismi genetici associati ai disturbi d’ansia. Gli studiosi hanno identificato specifici loci genetici coinvolti e hanno calcolato i punteggi di rischio poligenico associati a tali disturbi. I disturbi d’ansia mostrano una notevole sovrapposizione fenotipica, con una percentuale fra il 48% e il 68% degli individui con un disturbo d’ansia che manifestano sintomi di almeno un altro disturbo ansiogeno. Precedenti studi avevano già investigato i legami genetici dell’ansia, ma erano principalmente focalizzati su popolazioni europee, limitando la generalizzazione dei risultati.
Il nuovo studio ha coinvolto oltre 1,2 milioni di individui di diverse etnie, sparse su tutto il globo. I dati provenivano da sei diverse coorti, incluse nel programma di ricerca ‘All of Us Research Program (AoU)’e il ‘Million Veteran Project (MVP)’ in USA, lo ‘United Kingdom Biobank’ e il ‘FinnGen Project’. La diversità genetica della coorte AoU ha contribuito a rendere questo studio particolarmente robusto. I ricercatori hanno utilizzato le cartelle cliniche elettroniche per individuare i casi di disturbo di panico, disturbo d’ansia generalizzato, disturbo da stress cronico, disturbo fobico, disturbo misto d’ansia e depressivo e disturbo ossessivo-compulsivo. Dai risultati è emerso la presenza di 39 nuovi loci genetici associati ai disturbi d’ansia generalizzati e un totale di 51 loci associati anche ad altri tipologie ansiogene.
Identificati 115 geni correlati all’ansia in varie zone del cervello
I disturbi d’ansia sono stati associati in modo significativo a geni espressi in varie regioni cerebrali, tra cui il cervelletto, il sistema limbico, il metencefalo, la corteccia cerebrale, il tronco cerebrale e la corteccia entorinale. Questo collegamento genetico è stato ulteriormente correlato ad altri disturbi mentali. Tra questi disturbi, in particolar modo è emersa la schizofrenia, la depressione e il disturbo bipolare. Inoltre, sono emerse presunte associazioni causali tra i meccanismi genetici dell’ansia e disturbi fisici come mialgia, cistite, malattie del tessuto periapicale e della polpa, nonché cinque malattie del sistema cardiovascolare e circolatorio. Analizzando il proteoma e il trascrittoma, lo studio ha identificato 115 geni correlati all’ansia attraverso regolazioni incrociate tra diversi tessuti e il cervello.
In sintesi, la ricerca offre una visione approfondita dei disturbi ansiogeni, individuando nuovi loci genetici. Il lavoro evidenzia connessioni con altri disturbi mentali e suggerendo potenziali nuovi approcci terapeutici.
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