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Approvato in Senato il decreto ‘Aiuti Bis’: ecco le novità per la sanità

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Tra le principali novità prevista l’istituzione di un fondo da 200 milioni di euro per iniziative riguardanti prevenzione e risposta alle pandemie 

Il Senato, martedì 20 settembre, ha definitivamente approvato il ddl n.2685-B, di conversione, con modificazioni del decreto-legge 115, più comunemente chiamato decreto ‘Aiuti-Bis’. Il Testo (che è possibile visionare qui) riguarda misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali. Non mancano però, importanti novità anche in ambito sanitario

Una delle principali novità riguarda il ripiano del superamento dei limiti di spesa regionale per dispositivi medici. Nello specifico si tratta dell’articolo 18 del Testo definito “Accelerazione delle procedure di ripiano per il superamento del tetto di spesa per i dispositivi medici e dei tetti di spesa farmaceutici”. Il comma 1 reca una disciplina transitoria sulle modalità procedurali di ripiano del superamento dei limiti di spesa regionale per dispositivi medici. Tali norme concernono l’eventuale superamento dei limiti di spesa regionale per ciascuno degli anni dal 2015 al 2018 e la successiva fase di ripiano (relativo alle quote eccedenti). I commi 2 e 3 recano alcune modifiche alla disciplina sui limiti della spesa farmaceutica ospedaliera per acquisti diretti

Ripartizione del finanziamento del FSN per le Regioni


Novità anche per quanto riguarda la ripartizione fra le Regioni del finanziamento del Fondo sanitario nazionale. L’articolo è il 19 ed è intitolato “Riparto risorse destinate alla copertura dei fabbisogni standard”. In particolare si estende al 2022 una norma transitoria, già posta per il 2021, secondo la quale, al fine della determinazione del fabbisogno sanitario standard delle singole regioni, si assumono come regioni di riferimento le cinque le regioni migliori. Queste, vengono individuate in base a criteri di qualità dei servizi erogati, appropriatezza ed efficienza e al principio dell’equilibrio economico. Inoltre, l’articolo estende un’altra norma transitoria, in base alla quale una quota pari al 15% del finanziamento in oggetto è ripartita sulla base della popolazione regionale residente. A cio si aggiunge la conseguente limitazione alla restante quota (pari all’85%), dell’applicazione del criterio di riparto basato sul fabbisogno sanitario standard regionale.

Le “Iniziative multilaterali in materia di salute”

Ma la novità più importante, specialmente in termini economici, riguarda l’articolo 24 del Testo, intitolato “Iniziative multilaterali in materia di salute”. Viene infatti istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, un Fondo, avente una dotazione di 200 milioni di euro, al fine della partecipazione dell’Italia a due iniziative multilaterali in materia di salute. La prima delle due riguarda la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie. La seconda invece, concerne l’acquisto di vaccini contro il Covid destinati ai Paesi a basso e medio reddito. Articolo che rappresenta l’importanza del considerare sempre pericolose le pandemie in generale e la rinnovata fiducia nei vaccini anti-Covid. Infine, con l’articolo 25, si amplia il cosiddetto ‘Bonus psicologi’. Il limite massimo di spesa previsto per l’iniziativa passa da 10 a 25 milioni di euro.

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decreto 'Aiuti Bis'
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