Italian Medical News

Il tampone fai da te è un potenziale pericolo per la salute pubblica?

Tempo di lettura: 2 minuti

La media è di di 2 milioni di tamponi rapidi acquistati ogni settimana in farmacia. Il fenomeno è in forte crescita da metà giugno

A cura di Davide Pezza

Gli italiani viaggiano ormai a una media di oltre 2 milioni di tamponi rapidi a settimana. Da metà giugno il fenomeno è in continuo aumento, trainato dall’ondata estiva dei contagi. Si tratta circa di 300.000 tamponi ‘fai da te’ al giorno che approssimativamente pareggiano gli ‘ufficiali,’ dunque quelli effettuati nelle Asl e nelle farmacie. Infatti, sono circa 300.000 al giorno, in questa fase estiva caratterizzata da moltissimi contagi, anche i tamponi effettuati in modo ufficiale. Dunque su circa 600.000 tamponi effettuati ogni giorno, una percentuale di essi che si aggira intorno al 50% è di tipo ‘fai da te’. Questo dato potrebbe però essere in realtà un potenziale rischio per la salute pubblica. 

La crescita esponenziale dell’acquisto di tamponi rapidi in farmacia si è verificata in corrispondenza con la crescita dei positivi. Il boom di test ‘fai da te’ è in parte spiegabile per via della necessità degli italiani di testarsi poiché venuti a contatto con positivi. Il problema è che, verosimilmente, una fetta importante di chi si scopre positivo non ricorra poi al tampone ufficiale, e dunque non certifichi la propria positività. La conseguenza di tale azione si traduce in una sorta di quarantena auto-gestita, che in alcuni casi può essere molto pericolosa poiché non è escluso che il positivo, anche se asintomatico, non sia anche contagioso. Probabilmente, il motivo di tali comportamenti è legato al fatto di non doversi trovare obbligati a rispettare l’isolamento domiciliare ufficiale

Possibili soluzioni


È possibile risolvere il problema? In alcuni Paesi, come Inghilterra e Spagna, hanno abolito la quarantena per gli asintomatici mentre gli Stati Uniti ne prevedono una di 5 giorni senza obbligo di fare il test. In italia per ora la posizione del ministro della Salute Speranza continua ad essere ispirata alla massima cautela. Ma non mancano, all’interno del Governo stesso, posizioni ed idee diverse. Ad esempio, il sottosegretario Andrea Costa più volte ha ribadito, nell’ultimo periodo, la necessità di attenzionare esclusivamente i cittadini sintomatici, in particolare i più fragili come gli anziani. 

Per quanto riguarda le misure da adottare si sta aprendo una riflessione anche tra le Regioni, per ora ancora alla fase tecnica. Nei prossimi giorni però, potrebbe arrivare un documento alla commissione Salute con la richiesta di ridurre a 5 giorni l’isolamento domiciliare per tutti, e senza obbligo di test dopo 2 giorni senza sintomi. Situazione ancora in evoluzione, insomma. Di certo, il problema dei positivi non dichiarati ufficialmente, ma consapevoli di esserlo, è collegato al boom dei tamponi ‘fai da te’. 

Potrebbe interessare anche Covid, boom di casi in Italia: particolare attenzione su nuova variante

tampone
Condividi:
italian medical news
ISCRIVITI Subito ALLA NEWSLETTER
non perderti le news!
ISCRIVITI Subito ALLA NEWSLETTER
non perderti le news!