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Telemedicina, Santoleri: “Utile ma dietro c’è sempre un operatore sanitario”

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Intervento del segretario SIFO in merito alla telemedicina e al rapporto medico-paziente

Sono tante le sfide che deve affrontare l’operatore sanitario quando entra in contatto con un paziente. Tanti aspetti da affrontare per cercare di ottenere il risultato migliore e risolvere un problema. Tutto parte dal rapporto che si riesce a instaurare tra gli attori in campo. Tra queste, cercare di ottimizzare nel modo migliore la telemedicina, strumento utile per accorciare la distanza tra paziente e medico.

Sicuramente – dichiara Fiorenzo Santoleri, segretario regionale SIFOnell’ambito degli strumenti a disposizione, oltre alle competenze, è necessario stabilire un rapporto di empatia tra di noi e con i pazienti. E questo rappresenta un tassello importante. Oggi abbiamo a disposizione il digitale che potrebbe ridurre i tempi e gli ostacoli strutturali, come la telemedicina, o le applicazioni. Le applicazioni che non sono pensate come strumenti di reminder, ma un momento e luogo di confronto tra operatore e paziente che ha a disposizione, oltre alle strutture canoniche, anche altri strumenti. Certo, non bisogna dimenticare che dietro al digitale o dietro all’app, è necessario che ci sia condivisione e che dietro ci sia un operatore”.

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Fiorenzo Santoleri, segretario regionale SIFO
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