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Tumori, in due anni aumentate le diagnosi in Italia

Tempo di lettura: 2 minuti

Nel 2022 sono stimati 390.700 nuovi casi, +14.100 in due anni. Il dato emerge dal volume ‘I numeri del cancro in Italia 2022’, presentato al ministero della Salute

A cura di Antonio Arigliani

Negli ultimi due anni sono aumentate le diagnosi di cancro nel nostro Paese. È quanto emerge dal volume ‘I numeri del cancro in Italia 2022’, presentato ieri (lunedì 19 dicembre) al ministero della Salute. Il report è frutto della collaborazione tra Aiom, Airtum, Fondazione Aiom, Ons, Passi, Passi d’argento e Siapec. Nel 2022 sono infatti stimati 390.700 nuovi casi, oltre 14.000 casi in più nel giro di due anni.

Se nella fase post-Covid sono ripresi gli screening di prevenzione, è però allarme per gli stili di vita scorretti: il 33% degli adulti è in sovrappeso e il 10% obeso. O ancora, il 24% fuma e i sedentari sono aumentati dal 23% nel 2008 al 31% nel 2021. La pandemia, come rilevato dagli esperti, ha determinato nel 2020 un calo delle nuove diagnosi; calo legato in parte all’interruzione degli screening. Oggi però, si assiste alla ripresa dei casi di cancro come in altri Paesi europei. Un quadro che rischia di peggiorare sempre più, se non si pone un argine agli stili di vita scorretti.

Pesano i ritardi nell’assistenza accumulati durante la pandemia, ma si registra una ripresa dei programmi di prevenzione secondaria e degli interventi chirurgici in stadio iniziale. In altri termini, si stanno recuperando le visite perse nel 2020. Nel 2022, il tumore più frequentemente diagnosticato è il carcinoma della mammella (55.700 casi, +0,5% rispetto al 2020), seguito dal colon-retto (48.100, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne), polmone (43.900, +1,6% negli uomini e +3,6% nelle donne), prostata (40.500, +1,5%) e vescica (29.200, +1,7% negli uomini e +1,0% nelle donne).

Le dichiarazioni del ministro Schillaci

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha elaborato la prefazione del volume, ha rilasciato una serie di dichiarazioni in merito durante la presentazione del libro. “I dati raccolti segnano un momento di accelerazione per lo più in senso peggiorativo – afferma Schillaci. Soprattutto per quanto riguarda i fattori di rischio comportamentali per i tumori. Si tratta di un dato che non può destare preoccupazione se si considera che il 40% dei casi e il 50% delle morti oncologiche possono essere evitati intervenendo sui fattori di rischio prevenibili, soprattutto sugli stili di vita”.

“Il volume – prosegue – costituisce un supporto di grande valore per il Servizio Sanitario Nazionale, per il ministero della Salute e, indubbiamente per i pazienti oncologici, ai quali è necessario offrire le pratiche migliori di prevenzione, cura e assistenza. A seguito di decenni caratterizzati da notevoli progressi, la pandemia di Covid-19 ha determinato una battuta d’arresto nella lotta al cancro. Ciò ha causato in Italia un forte rallentamento delle attività diagnostiche in campo oncologico, con conseguente incremento delle forme avanzate della malattia. Questi ritardi – ha concluso il ministro – sicuramente influiranno sull’incidenza futura delle patologie neoplastiche”. 

Fonte: I numeri del cancro in Italia 2022

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