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Vaccini, rallenta la campagna: i più difficili da raggiungere sono gli over50

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Gli specialisti hanno alzato l’asticella per la soglia di sicurezza: la campagna vaccinale deve arrivare al 90% di popolazione immunizzata

La fine si settembre si avvicina e, con essa, si avvicina anche il termine per il raggiungimento dell’80% della popolazione sottoposta a vaccini. Questo nelle intenzioni del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. Un dato importante ma che, guardando all’andamento, potrebbe non essere sufficiente per raggiungere la soglia di sicurezza. Per gli esperti questa potrebbe essere spostata ulteriormente per avvicinarsi al 90%. Una missione più complicata rispetto al precedente limite perché il ritmo delle somministrazioni ha subito un rallentamento sensibile. La media dell’ultima settimana è di 243mila iniezioni. Ciò che balza all’occhio in questa campagna vaccinale, però, è il numero delle prime dosi quotidiane, 75mila, la metà nello stesso periodo del mese scorso, 152mila, e con un -40.5% rispetto alla prima decade di luglio. Con un rallentamento simile, è difficile poter raggiungere la soglia definita dagli specialisti.

Per innalzare la soglia, gli organi preposti stanno pensando all’estensione del Green pass

E l’obiettivo si allontana se si bada a una serie di problematiche emerse in queste settimane. C’è da raggiungere una fascia d’età che è ancora in attesa della prima dose. Si parla di oltre 1,5 milioni di ragazzi e ragazze tra i 12 e i 19 anni. Tanti, anche se il cammino è spedito almeno per quanto riguarda il numero di somministrazioni. Poi c’è l’ampia fascia tra i 20 e i 49 anni di persone che non hanno alcuna protezione contro il Covid. Certo l’estensione del Green pass potrebbe abbassare la cifra. L’obbligo di questo documento per una serie di attività, potrebbe costringere tante persone a vaccinarsi pur di non perdere il piacere di vivere una certa normalità.

Più difficile da raggiungere la fascia degli over50, sono circa 3 milioni gli italiani che non hanno ricevuto dose. Si tratta di una fascia a rischio e quella che ha cominciato prima delle altre. I numeri migliorano se si pensa alle persone che hanno oltre 80 anni e tra i 70 e i 79 anni, diventano veramente bassi nella fascia tra i 50 e i 60 anni, persone che sono difficilmente raggiungibili.

La cartina di tornasole di questa difficoltà sta tutta nelle corte di vaccini avanzate in frigo, ben 11 milioni, una buona percentuale degli oltre 91 milioni consegnati all’Italia.

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