L’unica vera difesa è il vaccino antinfluenzale, ma il 42% della popolazione è scettica a riguardo
Quest’anno i virus influenzali circoleranno decisamente di più rispetto l’anno precedente. Nei due anni precedenti, per via delle misure anti-pandemiche, specie per il lockdown e l’utilizzo della mascherine, la circolazione dei virus influenzali era stata ridotta al minimo. Quest’anno però la situazione è diversa come affermato anche da Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario aziendale dell’IRCCS ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano: “La stima per l’Italia è di 7 milioni di casi. Un dato in crescita rispetto agli scorsi anni, come dimostrano anche le osservazioni sull’emisfero australe dove l’influenza è in corso”.
Tra l’altro, la maggiore circolazione dell’influenza non provocherà una diminuzione drastica di SarS-CoV-2. “Il Covid uccide ancora 4 volte tanto l’influenza ed è la causa del 95% dei decessi negli ultrasessantenni” – sottolinea ancora Pregliasco. Insomma, ci attende una vera e propria doppia morsa caratterizzata da Covid e influenza. Come fare a distinguere le due malattie? Pregliasco spiega come “la vera influenza si riconosce per febbre con temperatura elevata oltre a sintomi respiratori o bruciore agli occhi. A ciò si accompagna inoltre almeno un sintomo extra-respiratorio, come dolori muscolari, mal di testa, spossatezza”.
Ma come combattere il virus influenzale? L’unica vera difesa è il vaccino antinfluenzale. Il problema però, come emerso da un’indagine condotta da Human Highway è che per molti italiani la vaccinazione in questione è un qualcosa di inutile. Precisamente per il 42% della popolazione il quale afferma di ammalarsi raramente e con sintomi lievi, come riportato dall’indagine: vale a dire 4 italiani su 10. Sempre l’indagine Human Highway sottolinea la crescita, pur senza tornare ai livelli pre-pandemici (45,6% nel 2022 vs il 37,1% nel 2020), della quota di italiani che ritiene che il comportamento più saggio in caso di sintomi influenzali sia restare a riposo, ricorrere ai farmaci di automedicazione e, solo in caso la situazione non migliori nel giro di qualche giorno, contattare il medico.
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