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Analisi Simri: 4 bimbi su 100 hanno provato la sigaretta elettronica

Tempo di lettura: 2 minuti

La società si è basata sulle informazioni dell’ISS e riguarda i bimbi delle scuole primarie

Un dato allarmante: quattro bimbi su cento, appartenenti alla scuola primaria, hanno avuto un’esperienza con la sigaretta elettronica. Salendo di grado, il dato dei neofiti arriva al 43.4%, un valore esagerato. Un allarme lanciato dalla Simri, la Società italiana di malattie respiratorie infantili, sulla base delle informazioni raccolte dall’ISS.

Lo studio della Simri parla della percentuale di studenti che ha già utilizzato la sigaretta è pari al il 41,5%, mentre quella di coloro che la usano abitualmente è pari al 1,7%. Inoltre, tra i ragazzi che hanno già avuto un contatto con il tabacco o la nicotina, il 20,1% ha iniziato con la sigaretta elettronica e il 2,3% con la sigaretta a tabacco riscaldato, dimostrando che poco meno di uno studente su quattro sperimenta per la prima volta proprio i prodotti immessi sul mercato nel corso degli ultimi anni, dimostrando come il reale target di riferimento sia rappresentato dai giovani e non dai fumatori di sigarette tradizionali, nell’ottica di ridurre tale dipendenza”.

Incredulità tra i pediatri e i medici di medicina generale per un fenomeno che non pensavano potesse essere così frequente e preoccupante in Italia.

Per noi pediatri – spiega Massimo Landi, vicepresidente Simri – l’adolescenza è un campo ombrato perché non fa più parte della nostra filiera di pazienti ma spesso i ragazzi non vanno nemmeno dal medico generico”.

E allora si comprende bene quanto sia importante il lavoro di prevenzione che si dovrebbe fare per un fenomeno del genere. Una novità che, nello specifico, viene preferita più dai maschi rispetto alle femmine. Un lavoro da fare nelle scuole per cominciare a far capire le problematiche di dipendenza legate a questo tipo di strumento. Senza dimenticare che, anche un minimo valore di nicotina, comunque può generare danni.

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