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44° Congresso SIME: “Medicina Estetica come Medicina Sociale”

Tempo di lettura: 2 minuti

In corso a Roma l’evento più importante nel settore della medicina estetica, con focus sulle cicatrici cutanee e l’utilizzo del laser CO2



Avviatosi ieri a Roma, il 44° Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME), un evento di grande rilievo nel settore, dedicato al tema “Verità e bellezza 2.0: medicina estetica è medicina sociale”. Nel corso di quest’importante evento, che terminerà domani 21 maggio e che rappresenta un punto di riferimento per il settore, vengono affrontati numerosi temi di attualità e importanza scientifica.

Il congresso, che si distingue per la sua organizzazione complessa e il valore scientifico dei relatori, copre una vasta gamma di argomenti legati alla medicina estetica. Tra questi, vi sono i nuovi protocolli terapeutici, la tricologia, la cosmetologia, la laserterapia e la medicina infiltrativa con filler e tossina botulinica. Tali tematiche sono di grande rilevanza in un settore in continua espansione. 


Uno dei momenti salienti del congresso è la sessione dedicata alle cicatrici cutanee, denominata “scar management”. Organizzata dalla Prof.ssa Antonella Tammaro in collaborazione con l’Associazione Dermatologi Campani (ADECA), la sessione è moderata dal dal Presidente dell’Associazione, il Dott. Antonino Trischitta. In questo contesto, il Dott. Michele Pezza ha presentato ieri, nel corso del primo dei tre giorni, una relazione incentrata sull’utilizzo del laser CO2, in dotazione presso il Centro Ditar MedAesthetics (Benevento), nelle lesioni pigmentate e sul laser resurfacing nelle cicatrici da acne.


Il Dottor Pezza in particolare ha illustrato i risultati positivi mediante l’utilizzo la piattaforma laser CO2, una tecnologia all’avanguardia nel campo dermatologico ed estetico. Durante la sua presentazione, l’esperto ha condiviso una serie di casi clinici con l’utilizzo del laser CO2, sia in modalità chirurgica che con laser frazionato. Grazie a queste tecnologia avanzata, è possibile ridurre o eliminare gli esiti cicatriziali, in particolare quelli causati dall’acne, nonché ridurre le cicatrici cheloidee e prevenire la formazione di cicatrici dopo l’asportazione di lesioni cutanee e benigne. È importante sottolineare che l’utilizzo di tali tecnologie richiede competenza medica e una accurata diagnosi prima di procedere con il trattamento, così come è fondamentale, nei casi dubbi, ricorrere all’esame istologico.


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