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Echovirus 11, segnalati i primissimi casi anche in Italia

Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo i primi casi sparsi in Europa, soprattutto in Francia, il virus E-11 si presenta anche in Italia. La situazione

Segnalati i primi tre casi di Echovirus 11 in Italia, che seguono dunque quelli di Francia (9), Svezia (4), Croazia e Spagna (2 a testa). A questi, inoltre, bisogna aggiungere anche due casi nel Regno Unito: in tutto sono nove fino ad ora i neonati deceduti. Lo rende noto l’ultimo aggiornamento del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) che però tranquillizza con le seguenti affermazioni: “in base al verificarsi molto raro di infezioni così gravi e sulla base delle informazioni disponibili, l’Ecdc valuta come basso il rischio per la popolazione neonatale nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo”.

Ma cosa è l’Echovirus 11? Il Virus E-11 fa parte degli enterovirus, ovvero delle infezioni che colpiscono i neonati e trasmesse per via fecale, orale, respiratoria o durante il parto. Il sintomo più caratteristico dell’infezione nei neonati è l’epatite fulminante che si presenta con irrequietezza, vomito, ittero, ipoglicemia. Può essere inoltre essere associata a sepsi, miocardite e meningite. L’Ecdc “sta monitorando attentamente e incoraggia gli Stati membri a segnalare” qualsiasi caso sospetto”. 

Per quanto riguarda l’Italia, a giugno sono stati segnalati dall’Italia due casi di epatite fulminante legata all’infezione da E11 in fratelli gemelli prematuri e un terzo caso in un neonato ricoverato in terapia intensiva. I virus isolati dai casi in Italia appartengono allo stesso cluster di quelli isolati in Francia e, scrive l’Ecdc: “sono necessari ulteriori dati per valutare se questo nuovo lignaggio causi malattie più gravi”.

L’attenzione sul tema era stata portata, il 4 giugno 2023, dalle autorità francesi che hanno informato di un aumento dell’infezione neonatale grave da E11 nei neonati a partire dal luglio 2022. Austria, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo non hanno osservato un aumento delle infezioni gravi rispetto agli anni precedenti.

Fonte.

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Echovirus 11



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