Italian Medical News

Dodici fake news sui vaccini: ecco il vademecum dell’ISS

Tempo di lettura: 4 minuti

L’ISS ha risposto a tutti i luoghi comuni in termini di vaccini

Da “I vaccini causano il contagio” a “D’estate non serve vaccinarsi” sono molte le fake news che circolano sui vaccini anti Covid. In questo vademecum, a cura del Gruppo Vaccini dell’ISS, ci sono le risposte alle principali ‘bufale’ che si trovano in rete. 

“Non si conoscono gli effetti a breve e lungo termine, i vaccini sono stati prodotti troppo velocemente e le uniche informazioni arrivano dalle aziende”

Il sistema di farmacovigilanza per i vaccini contro il SarsCov-2 è lo stesso di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza. Dopo i risultati degli studi autorizzativi effettuati su individui di diversa età, si raccolgono le segnalazioni dalle agenzie regolatorie nazionali e internazionali. Poi si valutano possibili eventi avversi temporalmente correlate con la vaccinazione. In caso ci siano eventi avversi non manifestatisi durante gli studi autorizzativi si passa a un’indagine approfondita. Se si ha il sospetto o si dimostra una relazione causale con la vaccinazione, si aggiungono all’elenco delle reazioni avverse. Quelle che sono elencate nelle schede informative dei vari vaccini (farmacovigilanza post marketing).  

“I vaccini anti Covid sono sperimentali”
I vaccini autorizzati contro il Sars – Cov – 2 hanno completato tutti i passaggi della sperimentazione necessari per l’autorizzazione all’immissione in commercio senza saltarne alcuno. Per questi vaccini il processo di sviluppo ha avuto un’accelerazione senza precedenti a livello globale. Nonostante ciò, al momento della loro autorizzazione sono state percorse tutte le stesse tappe dell’iter di sperimentazione previste per gli altri vaccini in commercio. Quelli attualmente usati nella campagna in Italia non sono sperimentali, ma preparati regolarmente immessi in commercio dopo aver completato l’iter. Quindi è stata testata qualità, sicurezza ed efficacia.

Tante sono le credenze legate ai vaccini che hanno portato a un rallentamento della campagna


“I vaccini provocano l’infezione”
I sieri in uso in Italia usano la tecnologia a mRNA(Pfizer-Biontech e Moderna) e quella a vettore virale (Astrazeneca e Janssen). In entrambi i casi si introducono nell’organismo le‘istruzioni’ per produrre frammenti della proteina che il virus usa per‘agganciare’ la cellula. Quindi non si utilizza il SArs-CoV-2 vivo e infettante. Una eventuale malattia COVID-19 successiva alla vaccinazione può essere quindi causata solo da una infezione naturale del virus contratta indipendentemente dal vaccino.


“I vaccinati sono contagiosi”
Questo è possibile perché, come per tutti i vaccini esistenti, l’efficacia anche se molto alta non è del 100%. Ci possono essere quindi i cosiddetti ‘fallimenti vaccinali’. Inoltre anche un soggetto che risponde al vaccino si può ritenere immunizzato solo dopo almeno una settimana dal completamento del ciclo. Un livello di copertura della popolazione alto nella popolazione minimizza il rischio di trasmissione tra individui suscettibili all’infezione. I dati hanno dimostrato che il vaccino protegge dalle conseguenze peggiori della malattia, dal ricovero al decesso, oltre 9 persone ogni 10 vaccinate. La vaccinazione riduce anche la capacità di infettare dei vaccinati.


“Vengono nascosti effetti collaterali e decessi post vaccino”
II dati della farmaco-vigilanza sono pubblici. In Italia l’Agenzia Italiana per il farmaco (AIFA) pubblica periodicamente il resoconto le segnalazioni di sospetti eventi avversi (https://www.aifa.gov.it/farmacovigilanza-vaccini-covid-19), e lo stesso fa l’autorità europea EMA.

Aspetto importante nel campo dei vaccini e la somministrazione nelle donne in dolce attesa


“Il vaccino causa infertilità e aborti”
Al momento non c’è nessuna evidenza scientifica di un effetto negativo dei vaccini sulla fertilità maschile o femminile. Per quanto riguarda la somministrazione del vaccino in gravidanza, le prime osservazioni non hanno rilevato un aumento di rischio di effetti avversi. Sia per le madri che per i neonati.


“Il vaccino modifica il nostro DNA”
I vaccini anti COVID-19 non cambiano e non interagiscono in alcun modo con il DNA. Sia i vaccini a mRNA che a vettore virale forniscono istruzioni alle nostre cellule. E queste sono utili ad attivare una risposta immunitaria così da proteggere contro il Sars-Cov-2.

Uno dei temi più caldi legati ai vaccini è quello degli effetti collaterali


“Il vaccino causa trombosi e miocarditi”
Tutti i farmaci e i vaccini possono avere effetti collaterali. Le Agenzie regolatorie riportano queste due patologie, che peraltro sono anche tra quelle causate dall’infezione, come rari effetti avversi della vaccinazione. Proprio per la loro estrema rarità questi effetti lasciano comunque il rapporto benefici-rischi a favore dei primi, come rilevato da tutte le agenzie regolatorie internazionali.


“I produttori di vaccini e i medici fanno firmare ilconsenso per evitare responsabilità”
La vaccinazione è un atto medico. Prevede, quindi, la firma di un consenso informato per essere sicuri che il vaccinando comprenda i benefici e rischi connessi.

Lo step attuale nella campagna dei vaccini è quello dedicati agli adolescenti


“Dai 19/20 anni in giù per i soggetti sani è impossibile morire per Covid e pure manifestare sintomi gravi”
Anche se nelle fasce più giovani il rischio di sviluppare un’infezione sintomatica è minore rispetto agli adulti, è comunque presente. Dall’inizio della pandemia al 17 luglio ad esempio ci sono stati 28 decessi nella fascia di età 0-20 anni. In ogni caso lo scopo della vaccinazione anche nelle fasce di età più giovani è anche quello di limitare la circolazione del virus. Permettere, quindi, di uscire dalla pandemia, oltre che di proteggere i soggetti più fragili.


“Più vacciniamo più escono nuove varianti”

Le varianti emergono perché il virus, replicandosi, tende a sviluppare nuove mutazioni. I vaccini, riducendo la circolazione, limitano quindi la possibilità che il virus muti. Le varianti in circolazione in questo momento sono state osservate per la prima volta lo scorso dicembre. Periodo nel quale le campagne vaccinali erano iniziate in pochissimi paesi  

“D’estate il virus scompare, è inutile vaccinarsi o mettere le mascherine”
La trasmissione del virus è facilitata dalla frequentazione degli ambienti chiusi, ma anche all’aperto, in caso di assembramenti, è possibile la sua circolazione. Ecco perchè è necessario adottare le misure opportune.

Potrebbe anche interessare Report ISS: 99% decessi in persone che non avevano completato il ciclo vaccinale

Condividi:
italian medical news
ISCRIVITI Subito ALLA NEWSLETTER
non perderti le news!
ISCRIVITI Subito ALLA NEWSLETTER
non perderti le news!