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La dieta vegana aiuta la salute cardiovascolare

Tempo di lettura: 2 minuti

Coloro che adottano una dieta vegana godono di benefici importanti come la riduzione dei livelli di colesterolo a bassa densità lipoproteica, e non solo

Chi segue un regime alimentare vegano beneficia di una riduzione dei livelli di colesterolo a bassa densità lipoproteica (LDL-C) e di insulina circolante a digiuno. Il tutto emerge da una ricerca condotta da un team dell’Università di Stanford guidato da Cristopher Gardner. Secondo lo studio, pubblicato su Jama Network Open, basterebbero 8 settimane per osservare gli effetti benefici della dieta vegana. “Le ricerche sulla dieta sono spesso ostacolate da disuguaglianze genetiche, dall’ambiente familiare differente e da stili di vita diversi” – precisano gli autori.

Allo studio hanno preso parte 22 coppie di gemelli identici sani selezionati dallo Stanford Twin Registry, un database di gemelli che hanno accettato di partecipare a studi di ricerca. A ogni gemello è stata abbinata una dieta vegana o onnivora, in entrambi i casi regimi alimentari ricchi di verdure, frutta, legumi, cereali integrali e prive di zuccheri o amidi raffinati. La dieta vegana era interamente a base vegetale e non era previsto il consumo né di carne né di prodotti di origine animale come uova o latte. Al contrario, quella onnivora comprendeva pesce, uova, pollo, formaggi, latticini e altri alimenti di origine animale.

I dati nello specifico

Già durante le prime quattro settimane dello studio, gli autori hanno rilevato notevoli benefici nel gruppo vegano rispetto ai loro coetanei onnivori. Ai punti di controllo iniziale, a 4 e 8 settimane, i partecipanti sono stati sottoposti a pesatura e prelievo di campioni ematici. Al basale, il livello medio di LDL-C per i soggetti vegani era di 110,7 mg/dL, mentre per gli onnivori era di 118,5 mg/dL. Dopo otto settimane di dieta, si è registrato un calo a 95,5 mg/dL per i vegani e a 116,1 mg/dL per gli onnivori. Analoghi risultati sono emersi per l’insulina a digiuno, con una diminuzione del 20% nei vegani, i quali hanno anche perso in media 4,2 chili in più rispetto ai partecipanti onnivori.

“Sulla base di questi risultati e pensando alla longevità, la maggior parte di noi trarrebbe beneficio da un’alimentazione a base vegetale commenta Gardner. “I partecipanti vegani hanno fatto le tre cose più importanti per migliorare la salute cardiovascolare: hanno ridotto i grassi saturi, aumentato le fibre alimentari e perso peso”.

Se si vuole aderire a una dieta vegana è però necessario ricordare l’integrazione di vitamina B12, la cui principale fonte alimentare è appunto il consumo di prodotti di origine animale. Prima di iniziare una dieta, è bene capire quale sia il livello di B12 nel corpo con esami del sangue mirati: emocromo, dosaggio dei livelli di vitamina B12, acido folico e omocisteina. Sulla base dei risultati, il medico curante deciderà l’inserimento di un integratore a dosi di mantenimento o a dosi maggiorate, in caso di carenza.

Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio.

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