Italian Medical News

L’effetto del digiuno sulle terapie anti-cancro: il primo studio di sempre

Tempo di lettura: 3 minuti

Parte in Italia il primo studio al mondo che valuterà gli effetti della restrizione calorica su una categoria di pazienti oncologici

Il potere terapeutico del digiuno contro il cancro. Sta per partire nel nostro Paese il primo studio al mondo che valuterà gli effetti del digiuno, confrontato con un’alimentazione sana e bilanciata (ma non restrittiva) sulle pazienti con tumore al seno triplo negativo candidate a ricevere un trattamento chemio-immunoterapico e pre-chirurgico. Si tratta del più cattivo dei carcinomi mammari, che colpisce il 10-15% delle malate di cancro al seno.

Il trial permetterà di chiarire non solo l’impatto della restrizione calorica sul tumore, rispetto a uno schema dietetico differente, ma consentirà anche di analizzare come il ‘simil-digiuno’ influenza gli esiti delle cure farmacologiche. Lo studio, coordinato dall’Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, durerà 2 anni; si chiama Breakfast-2 e arruolerà circa 150 donne dai 18 ai 75 anni. Dodici i centri coinvolti nella Penisola. Fra le particolarità del progetto c’è anche l’utilizzo di una web-app che manterrà pazienti e medici in contatto diretto via chat.

Un momento storico importante

“L’avvio di questo studio rappresenta un momento storico importanteafferma Filippo de Braud, direttore del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’Int. Lo schema nutrizionale di restrizione calorica è sempre il medesimo dal 2016 e in questi 8 anni è stato l’oggetto di studi che hanno coinvolto in totale più di 250 pazienti, prevalentemente con tumore al seno. Abbiamo dimostrato che con questo approccio è possibile ottenere una rimodulazione favorevole non solo del metabolismo, ma anche del sistema immunitario, ‘potenziando’ le cellule immunitarie con attività antitumorale. Ora siamo in una fase successiva della sperimentazione, in cui stiamo valutando l’impatto di questo programma nutrizionale sull’attività antitumorale dei trattamenti farmacologici“. Nel caso specifico, di un trattamento a base di 4 chemioterapici e un immunoterapico, somministrato prima dell’intervento chirurgico a pazienti con cancro al seno triplo negativo in stadio precoce (II-III).

“Lo studio Breakfast-2 rappresenta una sfida interessante perché, per la prima voltaafferma Giovanni Apolone, direttore scientifico della Fondazione Irccs Intl’approccio nutrizionale viene valutato in uno studio che prevede un braccio di controllo, come comunemente effettuato negli studi. E’ fondamentale sottolineare anche la presenza della web-app, che recepisce il concetto dei patient-reported outcomes, essenziali per il nostro istituto, che ha da sempre nella sua missione il benessere del paziente”.

La nuova tipologia di alimentazione

Lo schema di restrizione calorica ciclica tradizionale, come descritto dall’Int, prevede 5 giorni di alimentazione basata su cibi e grassi di origine vegetale, con un basso contenuto di carboidrati e proteine, ripetuti ogni 3 settimane. Nel braccio di controllo del nuovo trial, l’alimentazione raccomandata si basa invece sull’uso di una vasta gamma di cereali non raffinati, principalmente di origine vegetale, seguendo le linee guida delle principali società scientifiche internazionali come il World Cancer Research Fund, il European Code Against Cancer e l’American Cancer Society. Tutte le pazienti coinvolte nello studio Breakfast-2 seguiranno la chemio-immunoterapia pre-chirurgica.

“E’ la prima volta che combiniamo uno schema terapeutico così complesso con un programma nutrizionale che prevede la restrizione caloricadice Claudio Vernieri, medico oncologo presso la Breast Unit del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’Int. Lo scopo è di valutare se l’approccio di restrizione calorica è sicuro, ben tollerato e, soprattutto, se è in grado di aumentare l’attività antitumorale della chemioimmunoterapia. Alle donne arruolate nel braccio di controllo verrà proposto un programma nutrizionale che è il miglior comportamento alimentare ad oggi noto. Queste pazienti – precisa – verranno monitorate dal punto di vita oncologico e nutrizionale con la stessa frequenza e modalità delle pazienti arruolate nel braccio sperimentale. Dunque anche queste pazienti trarranno beneficio dall’adesione allo studio“.

Un ulteriore obiettivo

Tra gli obiettivi dello studio c’è anche la ricerca di biomarcatori molecolari. “Valutiamo l’evoluzione dei profili genomici e di espressione genica a livello del tessuto tumorale, e l’associazione tra questi e la risposta del tumore ai trattamenti sperimentaliconclude Giancarlo Pruneri, direttore del Dipartimento di Diagnostica avanzata dell’Int. Le eventuali caratteristiche biologiche che emergeranno ci consentiranno di identificare possibili biomarcatori di sensibilità o resistenza ai trattamenti proposti e, dunque, anche di ipotizzare meccanismi di resistenza del tumore da studiare nei nostri laboratori per migliorare l’efficacia di questo approccio terapeutico”.

Fonte dichiarazioni: AdnKronos

Potrebbe interessare anche UN NUOVO FARMACO FERMA IL MORBO DI PARKINSON

digiuno
Condividi:
italian medical news
ISCRIVITI Subito ALLA NEWSLETTER
non perderti le news!
ISCRIVITI Subito ALLA NEWSLETTER
non perderti le news!