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Scoperta nuova possibilità anti-invecchiamento

Tempo di lettura: 2 minuti

Alcune proprietà della Savia haenkei, pianta nativa del Sud America, sono capaci di colpire in modo specifico le cellule senescenti, limitando in questo modo l’invecchiamento

Dalla Salvia haenkei arriva una nuova potenziale terapia anti-invecchiamento, in grado di mirare specificamente le cellule senescenti. La scoperta è opera di un team di ricercatori dell‘Università di Padova e dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare, il cui studio è pubblicato sulla rivista Nature Aging. I test effettuati sui topi trattati con l’estratto di Salvia haenkei disciolto nell’acqua hanno mostrato un aumento della loro sopravvivenza. “Gli studi preclinici condotti dal nostro team di ricerca hanno dimostrato che una bassa dose di un estratto botanico di Salvia haenkei (Haenkenium, Hk) può prolungare l’aspettativa di vita in modo più sano” ha affermato Monica Montopoli dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare

La Salvia haenkei, nota anche come salvia ‘gambero’ per il colore rosso dei suoi caratteristici fiori, è una pianta originaria del Sud America. Cresce in aree remote e difficili da raggiungere, situate nelle valli andine più aride, a un’altitudine compresa tra 2500 e 3500 metri, in Perù e Bolivia. Questa salvia è ornitofila, ovvero si riproduce grazie all’impollinazione dei colibrì, anziché degli insetti. “Questo estrattospiega ancora Montopoliè frutto di un attento processo di estrazione, caratterizzazione e titolazione standardizzati che ne consente una riproducibilità indispensabile per gli studi degli effetti biologici“. I dati mostrano che l’Hk è uno dei senoterapeutici più potenti disponibili, capace di ridurre le cellule senescenti in misura maggiore rispetto a molti prodotti già in commercio, come il resveratrolo o la quercetina.

Riduzione di diversi sintomi legati all’età

“Abbiamo osservato un miglioramento dei parametri di invecchiamento in diversi tessuti” spiegano Sara Zumerle e Miles Sarill, primi autori dello studio. “Il trattamento con Hk – aggiungono – ha significativamente diminuito alcuni sintomi legati all’età nei muscoli, nei reni, nella pelle e nei polmoni dei topi anziani, e i marcatori di senescenza cellulare risultano ridotti nei tessuti analizzati. Anche la senescenza indotta dalla chemioterapia , causata dal trattamento con doxorubicina, un farmaco antitumorale noto per i suoi effetti collaterali, è stata attenuata dal trattamento con Hk“.

Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio.

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