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Oscurati 61 siti web per vendita illegale di medicinali

Tempo di lettura: 2 minuti

Tra i medicinali illegali presenti anche farmaci correlati alla cura del Covid a base di principi attivi e soggetti a particolari restrizioni d’uso

Prosegue il monitoraggio delle vendite di medicinali sul web. Le indagini sono condotte dai NAS di concerto con il Ministero della Salute e con il fine di contrastare i traffici illeciti connessi con la diffusione dell’epidemia di Covid-19. Nonostante il termine dello stato di emergenza e la progressiva riduzione delle misure emergenziali, il mercato virtuale continua a confermarsi un’importante fonte di commercio. Il problema è che molto spesso i commerci non sono autorizzati.

Come già emerso in precedenti controlli, l’offerta è particolarmente attiva sui surface web. I surface web sono la parte ‘in chiaro’ e indicizzata della rete aperta a un pubblico indiscriminato di utenti, tramite siti collocati su server esteri, ma prevalentemente in area extra UE e con riferimenti di gestori non individuabili. L’attività di ‘web patrolling’ ha portato i militari del Reparto Operativo NAS a eseguire in totale 61 provvedimenti d’inibizione all’accesso del territorio nazionale, il cosiddetto ‘oscuramento’. I provvedimenti sono stati emessi dalle competenti Direzioni Generali del Ministero della Salute nei confronti di altrettanti siti internet attivi e raggiungibili anche dall’Italia. I siti in questione offrivano all’utenza diverse tipologie di medicinali e vari prodotti in violazione delle vigenti disposizioni. 

I prodotti della vendita illegale

Tra i vari farmaci in vendita, molti dei quali vendibili solo in farmacia, erano presenti alcuni riconducibili al trattamento della disfunzione erettile e altri utilizzati nell’ambito di terapie ormonali. Ma soprattutto erano presenti anche medicinali correlati alla cura del Covid-19. Questi, avevano base di principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego cinico o sperimentale in relazione all’infezione da SARS-COV-2. Rilevata, infatti, la presenza dell’ivermectina, per la quale l’EMA, nel marzo 2021, ha emanato una nota con cui raccomanda di non utilizzare il principio attivo per la prevenzione o il trattamento di Covid-19, al di fuori di precisi studi clinici.

L’attività dei NAS è stata estesa a ulteriori siti web che offrivano in vendita e pubblicizzavano illegalmente vari prodotti cosmetici con etichettatura irregolare. Gli interventi hanno compreso anche siti web connessi con l’illecita offerta di medicinali veterinari. Il settore veterinario è interessato da recente intervento legislativo che ha esteso le possibilità d’intervento ministeriale. In una nota, I NAS invitano i cittadini a diffidare delle offerte in rete di medicinali e prodotti non autorizzati o comunque di dubbia provenienza.  

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