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In arrivo un nuovo farmaco per il tumore dell’ovaio

Tempo di lettura: 2 minuti

Nuovo studio internazionale, coordinato dall’Istituto Europeo di Oncologia, apre un nuovo spiraglio di speranza per la cura dei tumori ovarici 

L’autorevole rivista scientifica Journal Of Clinical Oncology ha pubblicato i risultati di un nuovo lavoro internazionale coordinato dall’Istituto Europeo di Oncologia. Lo studio ha aperto un nuovo spiraglio di speranza per la cura del tumore dell’ovaio.

I dati della fase 2 della ricerca, condotta su 178 pazienti, confermano infatti che il farmaco Relacolirant somministrato per bocca prima durante e dopo l’infusione del chemioterapico Nab-paclitaxel, aumenta di circa un anno la sopravvivenza libera da malattia e migliora la durata della risposta alla terapia rispetto al trattamento con Nab-paclitaxel come monoterapia. Il tutto, peraltro, senza aumentare gli effetti colletareli avversi.

“I benefici che le pazienti hanno avuto dalla terapia combinata sono molto significativi soprattutto se consideriamo che Relacorilant è un farmaco sicuro e faicle da assumere – dichiara Nicoletta Colombo, primo autore del lavoro, Direttore dell’Ovarian Cancer Center e Direttore del Programma Ginecologia IEOPurtroppo le opzioni terapeutiche – prosegue l’esperta – per le donne con tumore dell’ovaio resistente al platino al momento sono limitate. Ma siamo al punto di sviluppare un modo completamente nuovo di curare questa difficile malattia. Dunque ogni passo verso l’obiettivo conta. Ora, come sempre avviene nella ricerca medica, i risultati che abbiamo ottenuto nella fase 2, vanno confermati su un gruppo più ampio di pazienti”. La fase tre dello studio prevede l’arruolamento di 360 pazienti. Esso è già in corso all’Istituto Europeo di Oncologia e in diversi centri a livello internazionale.

Cosa è il tumore dell’ovaio

Il tumore dell’ovaio può avere origine nei tessuti che formano due organi delle dimensioni di una grossa mandorla, di circa tre centimetri di diametro (ma con variazioni rispetto all’età), situati a destra e a sinistra all’utero, cui sono connessi dalle tube di Falloppio. Le funzioni dell’ovaio sono due: produrre ormoni sessuali femminili (estrogenie progesterone) e ovociti (le cellule riproduttive femminili). Nelle donne fertili e non in stato di gravidanza, ogni mese le ovaie producono un ovocita che si muove verso l’utero per essere eventualmente fecondato.

Il cancro dell’ovaio è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule dell’organo, il più delle volte le cellule epiteliali (ovvero non quelle che producono gli ovuli). Anche le cellule germinali e quelle stromali, gli altri due tipi cellulari presenti nell’ovaio, possono però essere all’origine di un tumore.

Clicca qui per leggere i risultati originali dello studio.

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tumore dell'ovaio
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