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Tumori, sale il numero di casi in Europa: in 10 anni +41%

Tempo di lettura: 3 minuti

In Europa oltre una persona su 20 ha avuto un’esperienza diretta di un tumore. Parliamo di oltre 23,7 milioni di individui

Oltre 23,7 milioni di individui in Europa, corrispondenti a più di una persona su 20, hanno vissuto direttamente l’esperienza di un tumore. Questo include 12,8 milioni di donne e 10,9 milioni di uomini a cui è stata diagnosticata la malattia. Tra di loro, 8,86 milioni l’hanno scoperto da meno di 5 anni, 5,75 milioni hanno ricevuto la diagnosi tra 5 e 10 anni prima, 5,54 milioni tra 10 e 20 anni prima, e 3,55 milioni hanno ricevuto la diagnosi oltre 20 anni fa.

Quello che preoccupa è che il dato è in aumento del 3,5% l’anno e del 41% in totale tra il 2010 e il 2020 (da 16,8 a 23,7 milioni), complice anche la popolazione sempre più anziana. L’aumento si è rivelato più marcato tra gli uomini (+46%, da 7,47 milioni nel 2010 a 10,9 milioni nel 2020) che tra le donne (+37%, da 9,34 a 12,8 milioni). Tutti questi dati sono resi noti in vista della Giornata Mondiale contro il Cancro che si celebra domenica 4 febbraio, alla luce di uno studio pubblicato sulla rivista Lancet Oncology e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

I ricercatori hanno stimato la prevalenza (ovvero il numero totale dei casi di tumore, comprendente quelli di nuova diagnosi, quelli in cura, quelli già trattati) nel 2020 analizzando i dati dei 61 registri tumori di 29 Paesi aderenti al programma di ricerca EUROCARE-6. L’analisi riguarda pazienti diagnosticati a partire dal 1978 e seguiti fino al 2013, coprendo più di 19 milioni di casi di cancro e 32 tipi di tumore.

I tumori più diffusi: cancro al seno, prostata e colo-retto

Il 43% delle donne colpite da tumore ha ricevuto la diagnosi di cancro al seno, equivalente a 5,5 milioni di casi. Tra gli uomini, il 37% ha affrontato un tumore alla prostata, totalizzando 4 milioni di casi. Il cancro del colon-retto si è classificato come la seconda diagnosi più frequente in entrambi i sessi, raggiungendo i 3 milioni di casi. Le percentuali sono risultate più elevate negli uomini, con 691 casi per 100.000 abitanti, rispetto alle donne, che hanno registrato 564 casi per 100.000 abitanti.

La proporzione dei casi di tumore ha mostrato variazioni significative tra i 29 Paesi analizzati. Per l’insieme dei tumori maligni, le percentuali più elevate sono state osservate in Germania, Italia, Belgio e Francia, con valori compresi tra 5,861 e 5,603 persone ogni 100.000 abitanti, mentre i tassi più bassi sono stati registrati in Bulgaria, Polonia e Slovacchia, situandosi tra 3,026 e 3,775 per 100.000 abitanti. Le disparità più evidenti riguardano i tumori con incidenza geografica variabile, come nel caso del melanoma cutaneo, dove la prevalenza in Danimarca risultava essere otto volte superiore rispetto a quella in Bulgaria, per entrambi i sessi. Nel complesso, nel 2020, il 38% di tutti i casi di tumore in Europa ha superato la soglia dei 10 anni dalla diagnosi, con una percentuale del 44% per le donne e del 32% per gli uomini.

“La prevenzione rimane la strada da seguire”

“I risultati indicano che una quota molto significativa della popolazione è affetta da cancro” – affermano gli autori. Questa percentuale è destinata ad aumentare ed è ancora più grande se si considerano anche le esperienze indirette delle famiglie e dei caregiver. “L’aumento del carico oncologico, insieme con l’elevato costo delle terapie innovative – avvertono gli esperti – ha serie implicazioni per la sostenibilità dei sistemi sanitari e di assistenza sociale. Questi dati confermano l’urgente necessità di rafforzare la prevenzione primaria e la diagnosi precoce. La prevenzione rimane la strada da seguire, non solo per ridurre il numero di casi, ma anche per migliorare le possibilità di guarigione e garantire una buona qualità di vita dopo il cancro, come chiaramente indicato negli obiettivi dell’Europe’s Beating Cancer Plan 2021-2027 (EBCP)”.   

Clicca qui per leggere l’estratto originale dello studio.

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