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Covid, spaventa la variante Omicron: blocco degli ingressi in alcuni paesi

Tempo di lettura: 2 minuti

Segnalati 50 casi di questa variante tra Sud Africa, Honk Kong e Botswana

Una nuova variante fa il suo ingresso sul palcoscenico e questo porta ad alzare nuovamente l’attenzione. Come accaduto per la Delta, di qualche tempo fa, ora l’attenzione è tutta protesa alla Omicron, la variante sudafricana che ha fatto la sua comparsa il 24 novembre per la prima volta e che, adesso, riguarda 50 persone circa tra Sud Africa, Honk Kong e Botswana.

Omicron è già sotto la lente di ingrandimento dell’Oms ed è caratterizzata da un gran numero di mutazioni, alcune delle quali, destano notevole preoccupazione.

“Prove preliminari suggeriscono un aumento del rischio di reinfezione con questa variante. Il numero di casi sembra essere in aumento in quasi tutte le province del Sudafrica. L’attuale diagnostica Pcr Sars-CoV-2 continua a rilevarla. Questa variante ha velocità più elevate rispetto ai precedenti picchi di infezione, suggerendo che questa variante potrebbe avere un vantaggio di crescita”.
 
L’Oms ha classificato Omicron come Voc. Si tratta quindi di una variante associata a uno o più dei seguenti cambiamenti di grado di importanza globale per la salute pubblica: aumento della trasmissibilità o cambiamento dannoso nell’epidemiologia di Covid, aumento della virulenza o cambiamento nella presentazione clinica della malattia. Infine diminuzione dell’efficacia della sanità pubblica e delle misure sociali o della diagnostica disponibile, dei vaccini, delle terapie.

In alcuni paesi c’è stato il blocco degli ingressi dai paesi in cui si è manifestata la variante

La reazione a questo nuovo scenario è stata quella di bloccare i voli provenienti da alcuni paesi dell’Africa. Israele e Regno Unito sono corse ai ripari. E lo stesso ha fatto anche l’Italia col Ministro Speranza che ha firmato l’ordinanza di divieto di ingresso.

Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini. I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante B.1.1.529. Nel frattempo seguiamo la strada della massima precauzione“, ha commentato. In sede di stesura dell’ordinanza alla lista dei Paesi c’è stata l’aggiunto anche del Malawi. Decisione, questa, presa, nel corso delle ore da altri paesi come Austria, Germania, Francia, Paesi Bassi e Repubblica Ceca.

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