Si tratta di condizioni che riguardano cuore, reni, polmoni e psiche
Quasi un 65enne su tre, dopo il covid, ha sviluppato nuove condizioni che possono riguardare organi come il cuore, i reni e i polmoni. Non solo, problematiche sono state svelate anche per quanto riguarda la psiche. È il risultato che emerge dallo studio pubblicato sul British Medical Journal, condotto sui dati clinici di oltre 133mila pazienti ai quali è stato diagnosticato il Covid prima di aprile del 2020.
Un numero di individui confrontati con persone che, invece, il coronavirus non l’hanno avuto, e con uno in cui si è manifestata una storia di infezioni delle basse vie respiratorie.
Il dato emerso è che il 32% dei campioni, dai 29 giorni successivi alla diagnosi di Covid, si era rivolto al medico per una o più condizioni mediche insorte nuove. Ben oltre l’11% di persone che non hanno avuto a che fare col virus.
Il confronto, inoltre, ha fatto emergere che il gruppo covid aveva un rischio aggiuntivo di insufficienza respiratoria, fatica, pressione alta e disturbo della salute mentale
Le differenze si sono viste in confronto col gruppo in cui era stata diagnosticata un’infezione respiratoria diversa dal covid. In questo caso si parlava di insufficienza respiratoria, demenza e fatica.
“Questi risultati evidenziano ulteriormente l’ampio spettro delle importanti condizioni di salute dopo l’infezione da SARS-CoV-2″, scrivono i ricercatori.
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