Operazione dei Nas nelle strutture pubbliche e private: controllati ben 4900 professionisti
Una vasta operazione dei Carabinieri Nas d’intesa col Ministero della Salute. Verificato il rispetto dell’obbligo vaccinale per tutte le figure esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario. L’obiettivo è quello di andare a individuare i professionisti che continuano a esercitare l’attività sebbene privi di vaccinazione o sospesi dai rispettivi Ordini. E questo riguarda sia l’ambito pubblico che quello di libero professionista in studi e ambulatori medici Una serrata nel vero senso della parola. Le forze dell’ordine hanno controllato ben 1609 strutture in tutta Italia e di situazioni particolari, per non dire illegali, sono emerse. Controlli nei centri sanitari pubblici e privati, verificata la posizione di 4900 professionisti tra medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri, fisioterapisti e altre figure. Alla fine del controllo il risultato parla di un accertamento di ben 281 situazioni irregolari dovute all’esercizio della professione in assenza della vaccinazione.
Tra gli operatori della sanità controllati è emerso un dato preoccupante. 126 di loro eseguivano prestazioni seppur già destinatari del provvedimento di sospensione dall’Ordine professionale su segnalazione dell’Autorità sanitaria (ASL, ASP, ATS, etc.). Continuando a svolgere la libera professione presso gli studi medici di proprietà o presso ambulatori. Come pure all’interno di reparti in ospedali pubblici e cliniche private, in ragione del loro incarico di medico o infermiere.
Scoperti medici e pediatri operanti in alcune Regioni che non si erano mai sottoposti a vaccinazione
Tali condotte hanno portato al deferimento presso l’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di “Esercizio abusivo della professione sanitaria”. Poiché sorpresi in servizio malgrado la sospensione dall’Ordine professionale.
Individuati anche 8 medici di famiglia, tra medici e pediatri di medicina generale operanti in alcune Regioni (Abruzzo, Sardegna, Campania e Lazio), risultati non essersi mai sottoposti a vaccinazione.
Il servizio di controllo ha determinato anche l’avvio di accertamenti nei confronti di Aziende Sanitarie di alcune Regioni e Provincia Autonoma. Nello specifico Calabria, Sicilia, Molise e Bolzano-Alto Adige. Si parla di possibili condotte omissive e di inerzia nella regolare predisposizione dei provvedimenti amministrativi e disciplinari nei confronti del personale risultato non vaccinato.
Una prima verifica che ha portato a questo risultato ma, di sicuro, il controllo andrà avanti.
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