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L’Intelligenza Artificiale migliora la ricerca farmaceutica

Tempo di lettura: 2 minuti

L’avvento dell’IA nella ricerca farmaceutica ha generato un potenziamento significativo dei trial clinici, riducendo tempi e costi di sviluppo dei farmaci

L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nella ricerca farmaceutica ha rivoluzionato i trial clinici, portando a significativi miglioramenti in termini di tempi e costi nello sviluppo dei farmaci. Le molecole identificate tramite algoritmi mostrano un elevato tasso di successo, che si attesta intorno all’80-90%, nettamente superiore alla media dei metodi convenzionali. Secondo uno studio del Boston Consulting Group (BCG), l’adozione dell’IA ha determinato un aumento del 60% annuo nella scoperta di nuove molecole negli ultimi 10 anni. Nel 2023, oltre il 30% delle molecole nella pipeline clinica è attribuibile all’IA.

L’IA potrebbe quindi raddoppiare la produttività complessiva della ricerca farmaceutica nei prossimi anni. Già a partire dal 2022 le molecole di farmaci e vaccini scoperte tramite IA sono aumentate in maniera significativa. Stando ai risultati, dal 2015, sono state introdotte 75 molecole in fase clinica, di cui 67 ancora in fase di sperimentazione al 2023. Il tutto suggerisce la prospettiva di un picco nell’uso dell’Intelligenza Artificiale nelle attività di Ricerca e Sviluppo in futuro.

Secondo Augusto Incampo, Managing Director e Partner di BCG “negli ultimi anni, il numero di molecole utili allo sviluppo di farmaci e vaccini scoperte attraverso questa tecnologia è aumentato esponenzialmente. I primi in fase clinica sono promettenti e mostrano la possibilità di conseguire enormi benefici in termini di produttività”.

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